AMBIENTE
LA FESTA PIÙ PAZZA DELL’ANNO
14/02/2023

Coriandoli, maschere e cosmetici fai da te per un Carnevale divertente, all’insegna dell’ambiente e della sostenibilità

FOTO ALe origini del Carnevale sono pagane e vanno ricercate nei Saturnali dell’Antica Roma e nelle feste dionisiache del periodo greco classico. Occasioni nelle quali ogni cosa era concessa e ci si poteva liberare da inibizioni od obblighi, dedicandosi completamente allo scherzo e al gioco. A facilitare il divertimento, una maschera per rendersi irriconoscibili e far scomparire così anche le differenze sociali. Il detto latino “semel in anno licet insanire” – una volta l’anno è lecito impazzire – racconta perfettamente lo spirito di questa festa. Il nome Carnevale deriva dal latino “carnem levare”, ovvero “eliminare la carne” e stava a indicare il banchetto del martedì grasso, l’ultimo giorno di Carnevale, prima dell’inizio del digiuno dettato dalla Quaresima.

Ogni regione ha le proprie usanze e tradizioni, ma il comune denominatore per tutto il Paese, ovviamente, sono i grandi festeggiamenti, soprattutto dopo due anni di restrizioni a causa del Covid. Il più celebre senza dubbio è quello di Venezia, dove i veri protagonisti sono i costumi sontuosi e i cimeli di una tradizione secolare, maschere tradizionali che restano sempre magnifiche col passare dei secoli e sempre attuali, grazie alla dedizione degli artigiani e degli appassionati. A Viareggio, invece, riflettori puntati sui carri allegorici, vere opere d’arte in movimento, così come ad Acireale e Sciacca in Sicilia. A Ivrea ricordiamo la celeberrima Battaglia delle arance.

Tra i più ecologici, il Carnevale di Satriano di Lucania, considerato uno degli ultimi riti arborei ancestrali sopravvissuti nella loro integrità. Il bosco si anima con figure come quelle del Rumita (l’uomo albero), dell’Urs (Orso) o la Quaresima. La foresta che cammina è formata da 131 Rumit, tanti quanti sono i comuni della Basilicata. Al suono fragoroso di tamburi e allo scandire di un ritornello si dà il via al corteo. Seguono le altre maschere e una folla di gnomi, farfalle e tanti costumi ispirati al mondo variegato della Natura, insomma il trionfo della Biodiversità. I giovani satrianesi utilizzano il Rumita per lanciare un messaggio ecologista universale che è un rovesciamento dei valori, una rivoluzione copernicana: ristabilire un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne del futuro.

A parte qualche raro esempio, però, il Carnevale non può essere considerato la più ecologica e sostenibile tra le feste, in quanto spesso divertimento e allegria si ripercuotono in modo negativo sull’ambiente. Strade piene di sporcizia, coriandoli, stelle filanti, festoni colorati e quintali di maschere gettate nella spazzatura all’indomani dei festeggiamenti. Ma a tutto questo c’è una soluzione! Ecco una lista con i consigli per un Carnevale sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

FOTO BCORIANDOLI GREEN

Si potrebbe optare per coriandoli realizzati ritagliando giornali, riviste o volantini promozionali, un’attività molto divertente da fare con i bambini. Se possedete una macchina per fare i fori, vi basterà svuotarla e avrete una generosa manciata di coriandoli. Se poi avete delle perforatrici creative, spazio alla fantasia! Un’altra soluzione green potrebbe essere quella di usare diversi tipi di foglie al posto della carta, sempre utilizzando una foratrice si possono ottenere coriandoli colorati, economici e soprattutto ecologici.

Un altro modo per realizzare coriandoli fai da te ecologici è con i petali dei fiori. Raccogliete quelli ormai appassiti, in casa o fuori, poi metteteli a essiccare al sole. Una volta secchi, potete usarli così oppure bucherellarli.

Se i coriandoli vengono usati fuori casa, è preferibile optare per la versione ricavata dalle foglie o dai petali, materiali biodegradabili.

COSTUMI FAI DA TE

Realizzare maschere e travestimenti originali ed ecologici rappresenta un momento di creatività. Cercando bene tra armadi e cassetti, sicuramente troverete capi perfetti da riutilizzare o riadattare. Basterà un po’ di fantasia e avere dimestichezza con taglio e cucito per creare costumi originali e divertenti. Oppure condividere o scambiare con amici e parenti le maschere dei bambini, senza doverne acquistare di nuove. Pensate ad Arlecchino e alla storia della maschera che nasce da una raccolta di pezzetti di stoffa di risulta, tutti colorati e cuciti tra loro.

Oltre al riciclo anche il noleggio può essere una valida alternativa. E delle maschere in cartoncino che ne pensate? Utilizzando colori ecologici e decorazioni personalizzate sarà facile creare maschere come il Re Leone, Peter Pan, robot, pagliacci o spaventosi fantasmi.

COSMETICI ECOLOGICI

Tutto quello che spalmiamo sul volto viene assorbito dalla pelle e, una volta lavato via, finisce nelle acque di mari e fiumi. Meglio quindi utilizzare prodotti che non contengano sostanze chimiche, siliconi e petrolati. Basterà acquistare nei negozi specializzati dei pigmenti in polvere libera e naturali, mescolarli con una crema neutra biologica e applicarli direttamente sul viso. Avremo così un trucco perfetto, amico della pelle, ma anche dell’ambiente.

Dalle maschere del Carnevale al dramma pastorale

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 FOTO C - Foto E. Albensi

Il Carnevale di Satriano di Lucania è considerato uno degli ultimi riti arborei ancestrali sopravvissuti nella loro integrità. La foresta che cammina è formata da 131 Rumit, tanti quanti sono i comuni della Basilicata.