Metti una serata con un clima ancora mite regalato dall’estate settembrina o dalle ultime giornate di sole di ottobre. Aggiungi un pranzo o una cena in compagnia di amici o parenti. Proponi a tavola un abbinamento gourmet che fa gola a tutti. E la felicità è servita.
Per noi la coppia gustosa è sicuramente quella con il Cerasuolo d'Abruzzo DOC e una parmigiana a base di patate del Fucino IGP in versione vegetariana. Due espressioni di un territorio collocato tra il mare e la montagna, l’Abruzzo, che oltre ad essere il “cuore verde d’Europa” per il suo straordinario ecosistema naturale, è anche una regione in grado di offrire autentiche scoperte culinarie.
Sul fronte enoico brilla, in particolare, il Cerasuolo, punta di diamante della produzione vinicola regionale e uno dei rosati più rappresentativi dell’Italia nel mondo (riconosciuto a denominazione di origine controllata con la vendemmia 2010). Con il suo caratteristico color rosso ciliegia, la sua straordinaria freschezza e l’eleganza dei suoi profumi, questo vino è infatti universalmente identificato come piacevole e affascinante. È ottenuto dalle uve Montepulciano, utilizzando una particolare tecnica di vinificazione, ossia limitando il periodo di fermentazione in presenza delle bucce a poche ore oppure mediante una vinificazione “in bianco”. Il suo odore è gradevole, delicatamente vinoso, fruttato, fine e intenso; in bocca è secco, morbido, armonico e delicato, con un retrogusto mandorlato. Insomma una vera e propria eccellenza, prodotta da più di 15mila aziende in oltre 33mila ettari vitati, che è sempre più apprezzata anche all’estero, dove sta registrando crescite importanti. Senza dubbio, quindi, un vino di “tendenza” che per l’aperitivo o a tutto pasto regala sempre grandi emozioni.
Guardando al paniere gastronomico invece spicca la Patata del Fucino (nota anche come patata di Avezzano), classificata con il marchio europeo IGP dal 2016. Un tubero che nasce nella zona agricola più produttiva dello Stivale, il Fucino nella Marsica (L'Aquila), non a caso considerata l’orto d’Italia dopo il prosciugamento dell’omonimo lago (il terzo per estensione nel Belpaese) ad opera di Alessandro Torlonia nella seconda metà dell’Ottocento. Grazie quindi all’opera di “concimazione” naturale avvenuta per migliaia di anni da un ricchissimo ecosistema sommerso, oggi questa terra regala prodotti dalle incredibili caratteristiche organolettiche e nutrizionali. È il caso proprio della Patata del Fucino IGP, non a caso considerata tra le più pregiate del nostro Paese e oggi proposta sul mercato in tre varietà: a pasta gialla (tenere, compatte e sode), a pasta bianca (croccanti e saporite senza ritenzione di olio) e a buccia rossa (eccellenti per impasti o stufati). Ognuna di loro consente diversi usi in cucina, dalla preparazione degli gnocchi a quelle di tortini, gateaux, zuppe e insalate, senza dimenticare le cotture al forno e le fritture.
Per chi ama i sapori rustici si potrebbe scommettere sulla parmigiana, una ricetta semplice e gustosa a base di Patata del Fucino IGP, mozzarella o provola affumicata e parmigiano. Se il tutto viene poi abbinato ad un calice di Cerasuolo d'Abruzzo DOC il successo è assicurato.
In collaborazione con Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini italiani (FEDERDOC) e oriGIn Italia – Aicig – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche.