AMBIENTE
CHI HA PAURA DELL’AMBIENTE?
20/02/2018


Disoccupazione, immigrazione e terrorismo sono, nell’ordine, le questioni cheFOTO FOCUS spaventano di più gli italiani, ma cresce anche l’inquietudine per i temi ambientali. Il 35% si ritiene preoccupato e pensa che siano necessari investimenti strutturali come la riconversione energetica verso le fonti rinnovabili e la messa in sicurezza del territorio italiano*. I cittadini ritengono che i principali responsabili della salvaguardia dell’ambiente siano loro stessi (57%). Si ritengono informati sulle tematiche ambientali, ma anche responsabili in prima persona e sono sempre più disposti a impegnarsi per un cambiamento.

Ma c’è anche chi pensa che siano proprio i toni apocalittici dei media a renderci indifferenti alla questione ambientale. Siamo ormai talmente abituati a sentir parlare di disastri, inquinamento e cambiamenti climatici che alla fine tutte queste drammatiche informazioni non riescono ad incidere sulle nostre abitudini. La spiegazione la darebbe un’interessante teoria psicologica. Uno studio dell’Università di Queensland, pubblicato su “Nature Climate Change”, ha evidenziato come l’ecoscetticismo è soprattutto una scelta politica. La diffusione del timore e della preoccupazione non pagano e alimentano solo la radicalizzazione delle opposte posizioni. Bisognerebbe invece puntare sugli effetti positivi della tutela ambientale. Secondo lo studio il nostro cervello rifugge problematiche troppo complesse. Meglio sarebbe puntare sulla speranza di un possibile miglioramento, in modo da rendere le tematiche ambientali più comprensibili. L’impressione è che l’impegno della stampa e della ricerca scientifica non sia sufficiente a generare il cambiamento in un settore che investe abitudini e stili di vita radicati.

Scelte politiche concrete, informazione corretta ed educazione sono il trinomio che può portare ad una concreta e duratura assunzione di responsabilità condivisa verso l’ambiente.

E proprio l’informazione e l’educazione sono i pilastri su cui si basano le scelte editoriali di #Natura improntate sempre ad uno stile divulgativo ma preciso, mai urlato e in grado di raggiungere un ampio target di lettori. Dopo il restyling dello scorso anno, e anche a seguito del crescente apprezzamento riscosso nel mondo dell’associazionismo, dei portatori d’interesse, della stampa specializzata e di tanti appassionati della tutela ambientale, la rivista si arricchisce di nuovi contenuti, aumentando sensibilmente la foliazione a partire da questo numero. Più spazio a rubriche di servizio e alle foto, senza tralasciare gli approfondimenti verso i grandi temi di attualità ambientale connessi all’attività dei reparti specializzati dell’Arma nella tutela del patrimonio naturale e agroalimentare, della salute e dei beni culturali. E ancora, spazio alle attività del volontariato di settore con cui i Carabinieri collaborano in maniera sempre più sinergica nell’intento di accrescere il livello di salvaguardia del patrimonio naturale e del territorio.

 

*I dati raccolti da Lorien Consulting. Rilevazione sulla sensibilità ambientale degli italiani e su opinioni e comportamenti in tema di rifiuti, presentati in occasione del terzo Forum Rifiuti organizzato a Roma da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club, con la partnership del Consorzio obbligatorio degli oli usati - 2016.