Ricchi di acqua, vitamine, minerali, fibre e princìpi attivi antiossidanti, alla base della piramide della dieta mediterranea, i prodotti ortofrutticoli sono classificati così come vengono offerti al consumatore in cinque gamme:
- freschi, venduti subito dopo la raccolta senza alcun tipo di condizionamento (es. patate sfuse);
- appertizzati, cioè sterilizzati in recipienti chiusi (ad es. cipolline sott’olio);
- surgelati;
- freschi, confezionati e pronti per il consumo che, dopo la raccolta, sono sottoposti a selezione, cernita, eventuale mondatura e taglio, lavaggio, asciugatura e confezionamento in buste o in vaschette sigillate;
- cotti e confezionati (es. verdure grigliate, lessate o bollite, pronte per il consumo).
L’obbligo di etichettatura riguarda i prodotti ortofrutticoli di tutte le gamme, sia preimballati, sia sfusi e i rivenditori sono tenuti a fornire le informazioni in modo chiaro e leggibile. Frutta e verdura freschi venduti senza imballaggio devono essere sempre accompagnati da cartelli e/o etichette riportanti le informazioni relative al Paese di origine, alla denominazione dell’alimento (non necessaria se il prodotto è visibile) e se del caso, categoria, varietà o tipo commerciale. Per alcuni prodotti quali ad esempio mele, pomodori, peperoni, pere e pesche, deve essere specificato anche il calibro, espresso dal diametro minimo o massimo, il peso (dal minimo al massimo dei frutti, per esempio mele e kiwi) e infine il numero dei cespi per lattughe, indivie, ricce e scarole. Infine, per alcuni prodotti come gli agrumi, è prevista, ove ne venga fatto uso, l’indicazione degli agenti conservanti o delle altre sostanze chimiche utilizzate nei trattamenti post-raccolta. Per tutti gli altri prodotti ortofrutticoli si richiede esclusivamente che essi siano interi, sani, puliti e privi di parassiti o di danni da essi provocati, privi di umidità esterna anormale, privi di odore e/o sapore estranei, che siano sufficientemente sviluppati e maturi e che vi sia l’indicazione dell’origine del prodotto. I Carabinieri del Comando per la Tutela Agroalimentare vigilano soprattutto per quanto riguarda il contrasto alle frodi nel settore dei prodotti da agricoltura biologica e/o da indicazioni geografiche protette.