RIFIUTI TOSSICI SMALTITI NEI CAMPI ROM. 15 ARRESTI NELLA CAPITALE
10/04/2019


SEZIONE PG + CC FORESTALI - Controlli campo via Salviati (4)Un traffico illecito di circa 3mila tonnellate di rifiuti metallici tra il 2016 e il 2018 per un profitto complessivo di oltre 440mila euro. È quanto accertato dai Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta che conta 57 indagati e che ha portato all’arresto di 15 persone in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura distrettuale antimafia. Le indagini hanno consentito di ricostruire l’intera filiera illegale per la gestione dei rifiuti metallici speciali e urbani di cui una compiacente società di recupero rifiuti rappresentava l’anello finale. La società provvedeva con documentazione ambientale fittizia a schermare l’illecito flusso di provenienza. A raccogliere i rifiuti erano i rom, che avevano trasformato i loro insediamenti capitolini in veri e propri centri di smistamento illegale: dagli ingombranti, come frigoriferi e altri elettrodomestici, fino ai cavi elettrici che venivano poi rivenduti alla società di recupero, al fine di conseguire un ingiusto profitto che consisteva, per i trasportatori nel corrispettivo di vendita al predetto centro, e, per la società ricevente, nella successiva commercializzazione ad un prezzo superiore a quello di acquisto, lucrando sulle spese relative all’attività di recupero ed allo smaltimento delle componenti “indesiderate”.

I Carabinieri Forestali di Roma, Rieti e Latina ed i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma, coadiuvati dai militari dei Reparti Territoriali dell’Arma, hanno eseguito tutte le misure cautelari. Il blitz ha visto impiegati oltre 150 militari sui diversi obiettivi tra Roma e Latina.

L’operazione, denominata “Tellus” (dal nome della divinità romana della Terra) è l’esito di un’articolata attività di indagine scaturita nell’aprile 2016 da una serie di controlli eseguiti dai Reparti territoriali del Corpo forestale dello Stato, finalizzati al contrasto del fenomeno dei “roghi tossici”, conseguenti alla gestione illecita di rifiuti. L’indagine, successivamente sviluppata dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria di Roma e dai Carabinieri Forestali di Roma e Rieti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, ha consentito di porre fine all’attività illecita.