SAN GIOVANNI GUALBERTO
03/09/2021

Patrono dei Forestali e fondatore della Congregazione Benedettina Vallombrosana



FOTO SAN GIOVANNI GUALBERTOGiovanni Gualberto nasce probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze. I dati certi sulla sua vita sono davvero pochi. La tradizione vuole che Giovanni, figlio del vir militaris Gualberto, si sia fatto monaco all'insaputa del padre nel monastero benedettino di S. Miniato al Monte, alle porte di Firenze.

La sua scelta sarebbe stata determinata, secondo una delle prime agiografie, dall'incontro inaspettato con l'assassino di un suo parente. Abbandonando i propositi di vendetta, Giovanni perdonò il colpevole ed entrò nella chiesa di S. Miniato, dove vide il crocefisso inclinare la testa verso di lui in segno di assenso. Colpito dall'accaduto, il giovane chiese all'abate del luogo di entrare a far parte di quella comunità e resistette a ogni tentativo del padre di ricondurlo nel mondo.

L'episodio segna l'inizio di una straordinaria esperienza monastica in un periodo cruciale della storia della Chiesa, percorso da forti tensioni e istanze di rinnovamento.

Divenuto monaco di San Miniato, dopo aver denunciato il proprio abate per simonia, abbandona il convento alla ricerca di un nuovo monastero. Giunto a Vallombrosa, un luogo isolato sull' Appennino, con l'appoggio dell'abate di Settimo e altri monaci fuggiti dal monastero crea nel 1038 la Congregazione benedettina vallombrosana fondata su austera vita comune, povertà, rifiuto di doni e protezioni.

La comunità di Giovanni Gualberto, si diffonde in Toscana e sa uscire arditamente dal Monastero, con vivaci campagne di predicazione per liberare la Chiesa dagli indegni. A questi monaci si ispirano e si affiancano gruppi di sacerdoti e di laici, dilatando l’efficacia della loro opera, di cui si servono i papi riformatori.

Giovanni dedica grande attenzione al clero secolare, lo aiuta a riformarsi, lo guida e lo incoraggia alla vita in comune, a un senso pieno della Chiesa. "La purezza della sua fede splendette mirabilmente in Toscana", dirà di lui Gregorio VII. E i fiorentini, nei momenti difficili, affideranno ai suoi monaci integerrimi perfino le chiavi del tesoro della Repubblica.

Giovanni Gualberto muore nel monastero di Passignano, dopo aver scritto una lettera che spiega in chiave biblica il valore del “vincolo di carità” fra tutti. Papa Celestino III lo canonizzerà nel 1193. I suoi monaci torneranno nel 1951 a Vallombrosa, che avevano lasciato in seguito alle leggi soppressive del XIX secolo. Nello stesso anno, papa Pio XII proclamerà San Giovanni Gualberto patrono dei Forestali. La ricorrenza viene festeggiata il 12 luglio.

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