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Grazie al progetto “INITIO - INnovative chemIcal sensors for enanTioselective detectIon of chiral pOllutants” finanziato nell'ambito del programma europeo Horizon2020, sarà possibile realizzare un naso chimico in grado di fiutare gli inquinanti ambientali. Allo studio, cui partecipano anche i ricercatori del gruppo di Chimica Fisica dell'Università del Salento, collaborano anche l'Università di Roma Tor Vergata, il Trinity College di Dublino, l'Università di Jyväskylä della Finlandia, l'Istituto di Chimica e Biologia delle membrane e nano-oggetti dell'Università di Bordeaux in Francia e la Tallinn University of Technology dell’Estonia. Nell’iniziativa sono coinvolte anche due imprese private. I ricercatori stanno progettando recettori di nuova generazione, in grado di segnalare la presenza di specifici pesticidi e altri inquinanti. Questi recettori, successivamente integrati in nanodispositivi intelligenti, potranno essere utilizzati direttamente sul campo. Il progetto mira a sviluppare nasi chimici di nuova generazione con lo scopo di rilevare gli inquinanti "chirali" di origine farmaceutica e agrochimica. Il progetto vuole così contribuire al monitoraggio e alla salvaguardia ambientale.