
Buongiorno, ho sentito spesso parlare degli hotspot di biodiversità. Volevo sapere esattamente dove si trovano.
Giorgio (Torino)
Gli hotspot di biodiversità sono quei luoghi meravigliosi della Terra in cui il numero e la diversità delle specie animali e vegetali raggiungono livelli straordinari. La maggior parte dei "punti caldi" di biodiversità si trovano in Malesia, Indonesia, Madagascar, Ande, America Centrale e Caraibi. Inoltre, ci sono hotspot anche in aree non tropicali, come la costa ovest degli Stati Uniti, parte del Cile, l'area del Mediterraneo e la Nuova Zelanda.
Perché alcune colture si dicono miglioratrici?
Vanessa (Bergamo)
Si tratta di colture di specie capaci di migliorare sia la fertilità sia la struttura fisica del terreno; in particolare hanno tali peculiarità le leguminose (erba medica, trifoglio, veccia, lenticchia, cece, pisello e altre), piante capaci di catturare l’azoto dell’atmosfera a livello radicale (grazie alla simbiosi naturale con taluni batteri) lasciandolo nel terreno a disposizione della coltura successiva e dotate di profondi e sviluppati apparati radicali che svolgono un’importante azione fisica nel terreno.
È possibile utilizzare la lavanda in cucina?
Maria (Vieste)
La lavanda viene spesso usata per aromatizzare dolci, vino bianco o aceto e può essere aggiunta al miele per lenire il mal di gola o le affezioni bronco-polmonari. In alternativa si può fare un infuso dalle proprietà calmanti, rilassanti, digestive ed anche diuretiche.
Volevo sapere la differenza tra il reato di inquinamento ambientale e quello di disastro ambientale.
Sandro (Andria)
Per il primo è prevista la reclusione da due a sei anni e la multa da euro 10mila a euro 100mila per chiunque abusivamente cagioni una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. Per il secondo è prevista la reclusione da cinque a quindici anni in caso, alternativamente, di alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema, la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali; offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo. Sebbene le condotte punite dalle due fattispecie possano sembrare simili e non sempre, in concreto, facilmente distinguibili, la sentenza della Corte di Cassazione Penale, Sez. III, n. 46170 del 3 novembre 2016, ha sottolineato come ad assumere rilievo nella distinzione tra la fattispecie di inquinamento ambientale e quella, più grave, di disastro ambientale è, tra l’altro, la reversibilità o meno del fenomeno inquinante.