LA TERRA E VIVA E… SI MUOVE
La Terra, simbolo stesso di solidità, può muoversi sotto i nostri piedi come una sottile pellicola su un liquido (Charles Darwin)
Il nostro Pianeta gira da quando è nato, e non parliamo di giorni, mesi o anni, ma di miliardi e miliardi di anni. Si muove sempre e guai se si fermasse, perché allora sarebbe proprio il caso di dire “è la fine del mondo”!
Il susseguirsi incessante del giorno e della notte e la ciclicità delle stagioni sono testimoni di un mondo che continuamente gira e noi percepiamo soltanto gli effetti di questo girotondo.
E la Terra, quella su cui corriamo, costruiamo case, strade e ferrovie ci sembra solida e ben ferma. Eppure non è così. Non è immobile: a centinaia, a migliaia di metri sotto i nostri piedi, la Terra si muove.
I CONTINENTI: IERI E OGGI
Che la Terra si muova, anche se in maniera quasi sempre impercettibile e molto lenta ce lo dimostrano anche i continenti: miliardi di anni fa il mappamondo era diverso, i continenti non erano separati ma costituivano un unico “pezzo” di terra: la Pangea. Questi cambiamenti sono dovuti al movimento degli strati della crosta terreste.
CHE COS’È LA CROSTA TERRESTE?
Altro non è che la parte più esterna e superficiale della Terra, proprio quella su cui camminiamo, ed inizia a circa 70.000 metri sotto di noi. Assomiglia al carapace di una tartaruga, formato da tante placche (o zolle) che si muovono.
LE ZOLLE SI MUOVONO E LA TERRA TREMA
I geologi ci spiegano che le placche che compongono la crosta terrestre lentamente si muovono. Ma muovi oggi e muovi domani, accade che si scontrino o che si allontanino: alla fine ecco che enormi parti di roccia si rompono, l’energia accumulatasi viene liberata attraverso forti vibrazioni. E la terra trema.
FORTE O PIANO: COME SI MISURANO LE SCOSSE?
Esistono due distinte unità di misura: la scala Mercalli e la scala Richter. Entrambe prendono il nome dal loro inventore.
La prima, Mercalli, misura l’intensità del terremoto in base agli effetti che questo produce sugli edifici e sull’ambiente circostante.
La scala Richter invece misura l’energia che il terremoto rilascia al suo passaggio e viene definita magnitudo. Entrambe le scale si misurano in gradi e si dirà allora “terremoto (o sisma) di magnitudo 3/4"... a seconda della scala di riferimento utilizzata.
CHI RILEVA I TERREMOTI IN ITALIA?
Istituito nel 1999, l’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è oggi la stazione di rilevamento principale dei sismi in Italia. È il posto in cui arrivano i dati di tutte le principali stazioni di monitoraggio e sorveglianza sismica d'Italia.
IL SISMOGRAFO ELETTROMAGNETICO: Ideato dal connazionale Luigi Palmieri nel 1856, è uno strumento estremamente sensibile capace di registrare le oscillazioni del suolo fino a grandissime e profondissime distanze.
IPOCENTRO ED EPICENTRO: DISTANTI MA SEMPRE IN COPPIA
L’ipocentro è il punto più profondo, quello cioè in cui è avvenuta la rottura della roccia.
L’epicentro è il punto più superficiale della terra (intesa come suolo) che si trova in corrispondenza dell’ipocentro.
PREVEDERE I TERREMOTI È POSSIBILE?
Se domani ci sarà un bel sole o magari caleranno le temperature o addirittura soffierà un forte vento sono previsioni meteo all’ordine del giorno! Purtroppo per il terremoto non è così: non si tratta di un elemento meteo e NON è possibile prevederlo. Tuttavia non mettiamo limiti alla scienza!
SI PUÒ PERÒ RIDURRE L’EFFETTO SISMICO?
Assolutamente sì!! Si può ridurre l’effetto delle scosse telluriche e contenere i danni a persone e cose. Per farlo è indispensabile tenere conto della pericolosità sismica del territorio, aumentare la capacità di resistenza delle case, delle scuole e degli edifici (costruire cioè in modo antisismico), e, cosa molto importante, conoscere bene i comportamenti corretti ed evitare quelli sbagliati prima, durante e dopo un terremoto.
AIUTO IL TERREMOTO…!!! CHE FACCIO?
Vediamo insieme alcuni piccoli suggerimenti e buone norme di comportamento che possono davvero salvarci la vita. Ti senti tremare? La parola d’ordine è CALMA, mantenere la calma e non farsi prendere dal panico. Andrà tutto per il meglio.
DURANTE LA SCOSSA: