FAMIGLIA GREEN a cura di Alessio Ricci e Montserrat Hidalgo
FARE IL COMPOST
08/01/2020
 


Compost-domestico-aumentano-i-Comuni-che-lo-incentivanoIl compost si ricava dalla trasformazione biochimica dei rifiuti organici attraverso un processo di fermentazione aerobica (ossigeno, microrganismi e macrorganismi) suddiviso generalmente in quattro fasi: latenza, crescita, termofila e maturazione.

Cosa ci serve? La composizione chimica del compost varia in base al rapporto dei materiali impiegati generalmente classificati in rifiuti verdi (materiali vegetali freschi, scarti di cucina ed altri prevalentemente azotati) e rifiuti marroni (materiali vegetali secchi, carta, cartone ecc. prevalentemente carboniosi). Per ottenere un buon prodotto non dovremmo far altro che combinare le giuste quantità dei rifiuti verdi e marroni. Quindi per ogni parte marrone, ovviamente calcolata a peso, devono essere presenti due parti verdi. Questo accorgimento ci permetterà di regolare il rapporto tra il carbonio e l’azoto.

Meglio evitare piante, o parti di esse, affette da patologie o parassiti che potrebbero compromettere il risultato, come pure carne, pesce ed altri prodotti di origine animale.

Dove fare il compost? Occorre valutare bene lo spazio a disposizione per installare la compostiera. In genere chi ha la fortuna di possedere un giardino e spazi ampi può optare per la tecnica del cumulo o della buca, mentre chi abita in città e ha un piccolo balcone può acquistare o realizzare un composter. In entrambi i casi il processo di preparazione del materiale è lo stesso.

Nella sistemazione del materiale da cui ricaveremo il compost dobbiamo assolutamente evitare il ristagno idrico predisponendo una base drenante con materiale secco come rami e sterpaglie, non comprimere troppo il materiale ma favorire l’apporto di ossigeno in modo da scongiurare la produzione di odori sgradevoli. Occorre inoltre assicurare il giusto grado di umidità per innescare il processo di trasformazione.

Quindi iniziamo a posizionare dalla base un primo strato di materiale legnoso alternato a rifiuti verdi, rifiuti marroni e sottili strati di compost già pronto. La miscela deve presentarsi molto soffice e con il giusto grado di umidità. Per verificarlo basterà stringere tra le mani del materiale assicurandoci che non rilasci liquidi o che non sia troppo asciutto. In caso di miscela troppo umida, basterà rivoltarla ed aggiungere rifiuti marroni o pezzetti di cartone o segatura, se troppo secca è sufficiente aggiungere dell’acqua. In caso di compostiera a cumulo basterà ricoprire con delle foglie o teli per facilitare la traspirazione, mentre se abbiamo utilizzato un composter dovremmo predisporre alla base un contenitore per la raccolta dei liquami che potrebbero colare.

Il cumulo o composter va posizionato al riparo dal sole in primavera-estate mentre nei mesi freddi è consigliabile collocarlo in una zona adeguatamente soleggiata.

A questo punto il nostro compost sarà pronto all’uso per concimare le piante: entro quattro mesi per quello fresco, sei mesi per quello cosiddetto pronto e dodici per il compost maturo. Per rendere più rapido il processo di decomposizione possiamo acquistare nei negozi di giardinaggio degli attivatori biologici.