FAMIGLIA GREEN a cura di Alessio Ricci e Montserrat Hidalgo
COMBATTERE L’INQUINAMENTO DOMESTICO
12/10/2020


COMBATTERE L’INQUINAMENTO DOMESTICO

MOBILI-IN-CARTONEPoniamo particolare attenzione alle fonti inquinanti provenienti dell’esterno e non ci curiamo troppo della salubrità degli ambienti domestici che possono essere soggetti a contaminazioni di vario genere. Gli oggetti che compongono l’arredamento delle nostre case possono rilasciare nell’aria i famigerati COV (Composti Organici Volatili) responsabili di nausee, mal di testa, irritazioni agli occhi, disturbi del sonno fino ad alcune malattie gravi.

Per evitare tutto ciò è necessario scegliere attentamente mobili, rivestimenti e tessuti. Per prima cosa bisogna prestare particolare attenzione alla provenienza del legno assicurandoci la presenza dell’attestazione FSC (Forest Stewardship Council) quale garanzia di materie prime da foreste certificate. Inoltre occorre verificare se il prodotto rilascia nell’aria formaldeide. Questo composto, di derivazione organica prodotto a livello industriale e impiegato come componente fondamentale di vernici e resine, è dannoso e cancerogeno. Attenzione quindi all’uso di prodotti in legno contenenti resine urea-formaldeide (UF), prediligendo quelli a bassa concentrazione di formaldeide contrassegnati con la dicitura E1 oppure FF (Formaldehyde-Free).

 

MOBILI

La migliore opzione è quella di acquistare mobili realizzati in legno massello, evitando quelli di truciolato o legno pressato. Per sopperire all’inconveniente dei prezzi potremmo investire su mobili usati. In alternativa possiamo acquistare quelli realizzati con bambù oppure con materiali misti come paglia, legno, metallo o vetro. Oppure il cartone, materiale sempre più impiegato nell’arredamento delle case in quanto ecosostenibile ed economico. I mobili in cartone sono assemblati con una tecnica ad incastro che non prevede l’uso di collanti. Facili da montare e molto resistenti, possono sostenere anche pesi elevati.

 

PAVIMENTI

Spesso nei vecchi pavimenti sono presenti sostanze nocive a lento rilascio molto dannose. In commercio esistono diversi tipi di rivestimenti realizzati con materie prime ecologiche, ma il materiale che attualmente sta riscuotendo maggior successo è il bambù che garantisce resistenza e leggerezza unite a basse emissioni di COV. La pianta del bambù compie il suo ciclo di crescita mediamente in 5 anni, assorbe il 40% di CO2 in più rispetto agli alberi e produce il 35% in più di ossigeno.

 

PARETI E SOFFITTI

Anche per questi spazi domestici è possibile utilizzare decorazioni in grado di catturare le polveri sottili presenti nelle stanze e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. In commercio esistono tinture ecologiche prodotte con ingredienti naturali come latte, albume d’uovo, alghe, terre colorate e vini, totalmente prive di sostanze nocive. Tra le fibre tessili si possono utilizzare cotone o seta, materie prime naturali ed atossiche facili da pulire che migliorano la fono-assorbenza e l’isolamento termico dell’ambiente.