La Commissione Europea con la Missione Stella di Mare si propone di centrare un obiettivo strategico entro il 2030: oceani, mari, acque costiere e interne sani. Uno dei modi per ottenere questo risultato richiede che siano colmate le lacune conoscitive ed emotive riguardo al mare. Se tutti i cittadini europei non si rendono conto della sua importanza, le politiche falliranno. Che significa "lacune emotive"? Semplice: se si chiede a un campione di cittadini di elencare campi di intervento prioritari, il mare non viene mai in mente, oppure viene dopo una lunga lista di altre priorità. A parte le vacanze, i contatti con il mare da parte dei cittadini europei sono sporadici. Molte città sono lontane dalle coste e vige il proverbio: lontano dagli occhi lontano dal cuore.
Ma basta guardare in alto, e si vede il mare. Le nuvole sono fatte di acqua evaporata dall'oceano o dal mare, e quando piove in Italia è l'acqua dell'Atlantico a bagnare le nostre terre, a scorrere nei nostri fiumi. Senza quell'acqua la nostra vita non sarebbe possibile. La foresta sottomarina fatta di alghe microscopiche (fitoplancton) produce metà dell'ossigeno che respiriamo, assorbendo anidride carbonica in eccesso: anche la qualità dell'aria dipende dall'acqua... Il cambiamento climatico sta modificando le correnti oceaniche globali e anche le correnti oceaniche nell'atmosfera (i sistemi nuvolosi che fanno circolare il mare sopra di noi) stanno cambiando, con impatti rilevantissimi sulla qualità della nostra vita.
La mancata consapevolezza dell'importanza del mare è culturale, prima di tutto. Capire il valore di qualcosa che di solito non consideriamo o che diamo per scontato è il passo necessario (anche se non sufficiente) per rimetterci in armonia con il mondo naturale di cui facciamo parte, e da cui dipendiamo. È una buona notizia la proposta di inclusione dell'ambiente e degli ecosistemi nell'art. 9 della Costituzione, dove viene citato il paesaggio, con una visione estetica e contemplativa della natura.
Dovremo poi imparare a conoscere l'ambiente marino, capire come funziona e da cosa è fatto, in modo da pianificare le nostre attività in armonia (e non contro) con le sue caratteristiche in termini di biodiversità ed ecosistemi. Nel nostro stesso interesse. La natura prosperava anche quando la nostra specie non era presente, ma la nostra specie non può prosperare senza il resto della natura e la natura vivente non può fare a meno del mare.