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Henri Rousseau, detto il Doganiere Rousseau perché lavorava nell’ufficio del dazio di Parigi, era assolutamente consapevole della potenza della sua arte, e benché sia passato alla Storia come l’inventore del dipingere Naïf, era egli tutt’altro che ingenuo.
Pare avesse detto a Pablo Picasso che erano loro due i maggiori pittori dell’epoca, lui nello stile moderno e lo spagnolo in quello egizio.
Il che provocava nel doganiere un forte senso dell’ironia che ne spiega assai bene la rasognata visione della natura in fiore e quella sospensione estatica delle sue invenzioni. Sembrava egli già intuire le responsabilità future della salvaguardia d’un ambiente senza il quale la vita in terra perde ogni poesia, e forse ogni possibile sopravvivenza.
Didascalia immagine
Sopra, “Il Sogno” (1910) e, sullo sfondo, elaborazione di “Paesaggio esotico” (1910) di Henri Rousseau.