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Calendario storico

Anno 1988



Pagina sx. mese luglio 1988 Pagina dx. mese luglio 1988 - I Carabinieri subacquei



All'inizio della Prima Guerra Mondiale (1915-1918) l'organico dell'Arma era di circa 31.000 uomini, cifra che negli anni successivi venne quasi raddoppiata con i trattenuti e i richiamati. Di tale forza, oltre un terzo (488 ufficiali e 19.556 sottufficiali e militari di truppa) costituì il contingente offerto dall'Arma alla causa nazionale, con un tributo di sangue di 1.400 caduti e 5.000 feriti. Queste aride cifre possono spiegare quanta commozione potesse destare nel Paese l'olocausto dei Carabinieri sul Podgora, quasi interamente decimati, e le gloriose imprese di tanti militari. Ad uno di essi, il capitano Vittorio Bellipanni, deceduto per ferite riportate in Conflitto, Gabriele D Annunzio dedicò nel giugno 1917 una delle più belle orazioni funebri mai pronunciate, un'orazione che può valere per tutti i Carabinieri caduti nelle guerre patrie e da cui l'Arma ha tratto la sua epigrafe più solenne: "...Noi sentiamo che questo suo silenzio tuttavia è operoso, come quando in silenzio egli faceva ogni giorno l'offerta della sua vita alla disciplina della guerra, che non era per lui se non il primo comandamento della Patria: ... questa assidua dedizione di se, nella semplicità più verace, nella più leale vigilanza, egli c'insegna, affermandola come la regola severa dell'Arma in cui aveva l'onore di servire… l'Arma della fedeltà immobile e dell'abnegazione silenziosa; l'Arma che nel folto della battaglia e di qua dalla battaglia, nella trincea e nella strada, nella città distrutta e nel camminamento sconvolto, nel rischio repentino e nel pericolo durevole, dà ogni giorno eguali prove di valore, tanto più gloriosa quanto più avara le è la gloria;…".