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Calendario storico

Anno 1988



Pagina sx. mese gennaio 1988 Pagina dx. mese gennaio 1988



Nell'emanare le primissime disposizioni relative al servizio dei Carabinieri, i sovrani piemontesi avevano sempre mirato a forgiare dei militari "per condotta e saviezza distinti", tali da costituire un modello che fosse d esempio per tutta l'Armata. Il Regolamento di disciplina del 30 giugno 1815, a meno di un anno dalla fondazione del "Corpo", si ispirava al sentimento "d'onorata ambizione, e di decoro che dée accompagnare l'azione d'ogni individuo di questo corpo distinto", cui veniva addirittura riconosciuto il privilegio di essere il "primo fra gli altri". Una tale considerazione non poteva non creare nei Carabinieri, con la consapevolezza del loro prestigio, un alto senso di responsabilità per il ruolo cui venivano chiamati. Un episodio della prima Guerra d'Indipendenza, uno fra i tanti, serve ad illustrare quanta sicurezza potessero, ispirare i Carabinieri. Alla vigilia della leggendaria Carica di Pastrengo, il re Carlo Alberto, scortato dal 3° Squadrone Carabinieri comandato dal capitano Morelli di Popolo, eseguì un giro d'ispezione lungo la linea del fronte, spingendosi fino a Roverbella, zona esposta a frequenti incursioni degli austriaci. Ad un generale del suo Stato Maggiore, che gli fece osservare il pericolo cui si esponeva, Carlo Alberto rispose seccamente: "Ho meco uno squadrone di Carabinieri". Era il 27 aprile 1848; tre giorni dopo i Carabinieri caricavano vittoriosamente il nemico appostato a meno di un tiro di fucile dal sovrano piemontese. Nell'illustrazione, il re Carlo Alberto durante la ricognizione a Roverbella.