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Calendario storico

Anno 1987



Pagina sx. mese marzo 1987 Pagina dx. mese marzo 1987 - I Carabinieri della montagna



I Carabinieri della montagna

Che i Carabinieri siano nati con la vocazione per il cavallo è un fatto certo, se si pensa che quando essi vennero creati il quadrupede era il mezzo comune di locomozione. E' però altrettanto certo che essi avessero anche la predisposizione alla montagna, perché allora il territorio dello stato sabaudo comprendeva per i due terzi una buona fetta dell'arco alpino e in più l'aspra Savoia. Le "girate" d'ispezione e le perlustrazioni non potevano essere effettuate se non a cavallo o, più tardi, con le rudimentali racchette che permettevano ai militari delle sperdute stazioni di montagna di aprirsi il cammino nella neve, per adempiere quei gravosi doveri che il governo rimunerava con mille lire all'anno.Venendo ai giorni nostri, c'è da rimanere stupiti di quanto l'antica vocazione sia divenuta nei Carabinieri della montagna esercizio di estrema professionalità, nei gioghi alpini come nei contrafforti appenninici, soprattutto a beneficio di tanti italiani e stranieri che si avventurano nelle scalate o nelle escursioni sciistiche, spesso impreparati e dimentichi delle insidie della roccia e della neve.L'istituzione delle prime unità di Carabinieri sciatori risale al 1922. Successivamente il Comando Generale si rese conto che ad esse andavano affiancate altre unità specificamente addestrate alla roccia e che questi Carabinieri della montagna dovevano essere alimentati annualmente di nuove leve, per cui venne costituita una Scuola Alpina dell'Arina a Monte Bondone, in provincia di Trento. E poiché col tempo si infittirono le necessità di presenza, di specializzazione e d'intervento di questa nuova specialità, ne venne decisa nel 1968 una completa ristrutturazione operativo-addestrativa trasferendo la Scuola Alpina nell'attuale sede di Selva di Val Gardena (Bolzano), ai piedi delle piste mondiali e delle pareti dolomitiche, denominandola "Centro Carabinieri Addestramento Alpino".I Carabinieri della montagna, già selezionati per la loro origine valligiana - ma ve ne sono anche di provenienza insulare - sono sottoposti contemporaneamente a varie fasi di severo addestramento psicologico, perché non soffrano della solitudine che impone la montagna, e tecnico, che assicuri l'efficienza e il rendimento del loro impiego in qualsiasi condizione di clima e di terreno. Estremamente accurata la loro preparazione anche in tema di traumatologia per ogni emergenza dell'infortunistica, soprattutto nell'uso del barchino portaferiti, di barelle e di slitte per il trasporto dell'infortunato. Non da meno è il rigore addestrativo dei Carabinieri rocciatori, articolato nella "fase roccia" - resistenza fisica, teoria dell'arrampicata, cordate sperimentali - e nella successiva "fase ghiaccio", riservata alla conoscenza approfondita della neve, all'uso dei nuovi mezzi di dotazione nelle scalate, allo studio dei crepacci ed al "soccorso su ghiaccio".Dall'impiego dei suoi sciatori e rocciatori nelle competizioni sportive nazionali, internazionali e mondiali, l'Arma ha tratto le più prestigiose affermazioni, come memorabile rimane la partecipazione dei Carabinieri alla scalata dell'Everest, in seno alla spedizione militare italiana del 1973.