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Calendario storico

Anno 1987



Pagina sx. mese dicembre 1987 Pagina dx. mese dicembre 1987 - I Carabinieri per la tutela del patrimonio artistico



I Carabinieri per la tutela del patrimonio artistico

"Ci avete ridato il sorriso, il nostro lutto è finito" e così dicendo una signora di un paesino abruzzese abbracciò un carabiniere tempestandolo di baci. La scena si svolse a Fano Adriano, ove un ufficiale dei Carabinieri e alcun suoi uomini si erano recati per riconsegnare ufficialmente al parroco e alla cittadinanza in festa alcune statue precedentemente trafugate dalla locale chiesa parrocchiale. Cerimonie come quella di Fano Adriano si sono svolte a centinai in ogni contrada d'Italia, da quando - il 3 maggio 1969 - è stato istituito il "Comando Carabinieri Ministero Pubblica Istruzione, Nucleo Tutela Patrimonio Artistico". Infatti l'incalzare della criminalità nel settore del patrimonio archeologico e artistico nazionale indusse il Comando Generale dell'Arma a destinare nel marzo 1969 al dicastero della Pubblica Istruzione un ufficiale superiore, due sottufficiali e un carabiniere, ai quali -aderendo alla richiesta di potenziamento di quel nucleo embrionale vennero affiancati più tardi un ufficiale inferiore, altri otto sottufficiali e quattro militari di truppa. I risultati non si fecero attendere, cosicché dall'ottobre dello stesso 1969 tutte le segnalazioni concernenti il trafugamento e gli illeciti commerci di opere d'arte e reperti d'antiquariato vennero indirizzate a quello che, nel settembre 1971, è divenuto il "Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico", elevato a Comando di Corpo, con alle dipendenze un proprio "Nucleo", inquadrato attualmente nella Divisione Unità Mobili e Speciali Carabinieri "Palidoro". Con l'istituzione del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, dal lo febbraio 1975 il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Artistico è passato alle dipendenze funzionali del nuovo dicastero.L'eco delle straordinarie imprese compiute dagli uomini addetti alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico si ritrova nelle pagine dei quotidiani più diffusi: "Gli 007 delle opere d'arte", oppure "i segugi dei capolavori", così e in altri modi pittoreschi sono stati definiti i Carabinieri che hanno riconsegnato in poco più di quindici anni a musei, a pinacoteche pubbliche e private, a chiese e gallerie decine di migliaia di opere, alcune di valore inestimabile. Capolavori di Raffaello, di Rubens, di Piero della Francesca, di Luca Giordano, di Bicci di Lorenzo, del Vanvitelli, del Correggio, di Renoir - e l'elenco non finirebbe mai - sono tornate al loro posto grazie a quei "segugi", la cui attività spesso si estende in paesi stranieri, come attesta il recupero delle opere di Raffaello, Tiepolo, Tintoretto e Giorgione trafugate dal Museo delle Belle Arti di Budapest e recuperate ad Eghjon, in Grecia.D'intesa con il Comando Generale, il Comando Carabinieri T.P.A. cura da molti anni la pubblicazione di un Catalogo periodico delle opere d'arte rubate, corredato di riproduzioni fotografiche e di tutti i dati necessari per l'individuazione delle opere trafugate, siano esse dipinti, sculture, monete antiche, incunaboli o pagine di codici miniati.Secondo gli istogrammi che sintetizzano il periodo 1970 - primavera 1986, su 202.426 oggetti trafugati l'Arma ne ha recuperati ben 108.088, grazie anche all'affiancamento di tutti i reparti territoriali. Gli arresti, nell'arco di tempo considerato, sono stati 2.096, mentre 3.610 persone sono state denunciate a piede libero.La vastità del fenomeno criminoso nel settore artistico è stato ed è combattuto dall'Arma col potenziamento ed aggiornamento tecnologico della propria organizzazione investigativa, che dispone anche di una banca dati, considerata unica al mondo.