
La stima non si regala
Ho passato l'infanzia in un irrilevante villaggio sull'Appennino tosco-emiliano: si chiama Pianaccio, cento abitanti. Ma anche li, capitava ogni tanto qualche apparizione straordinaria: quella del medico condotto, che arrivava su un cavallo bianco, e quella dei carabinieri, che venivano a piedi.
C'era, nei loro confronti, un doppio sentimento: rispetto e paura. Considerazione per le gesta eccezionali che compivano, puntualmente illustrate dai paginoni di Beltrame sulla "Domenica del Corriere": arresto di pericolosi banditi, salvataggio di inesperti nuotatori, soccorsi a vittime di terremoti e di alluvioni, ma anche diffidenza per l'autorità che rappresentavano, e per quelle manette che portavano a tracolla. "Se sei cattivo" ammonivano le madri Io dico al brigadiere", che era presumibilmente un mite pancione, costretto a far rispettare l'inesorabile legge.
Poi siamo passati alla fase dell'ironia e a quella della barzelletta: mi pare che ne siano uscite di recente un paio di raccolte. Tutte intese a dimostrare che chi entra nell'Arma Benemerita, come dicono i cronisti non ci si distingue per perspicacia. Fedeli, ma ottusi, Siamo però ormai al terzo atto: quelle foto di facce da bambini che compaiono, purtroppo sempre più spesso, sui teleschermi e sui giornali, e suscitano non solo pietà, ma anche una partecipazione che va più in là della misericordia, e diventa gratitudine. Pasolini ha dichiarato, di fronte ai contestatori, il suo elogio dei poliziotti, figli del popolo; ora la gente sente che quei morti sono dei loro.
Eravamo abituati a vedere applaudire i bersaglieri; ho visto battere le mani a una colonna di camion che trasportavano quelli che i sovversivi di una volta chiamavano i "gendarmi". Dalla battuta comica, al bisogno di protezione, di una qualche sicurezza.
Poi la cronaca riferisce: scoperto un covo, liberato un ostaggio, messa dentro una banda. E la gente pensa anche che, dopo tante chiacchiere sulle riforme, le più serie le stanno facendo, coi fatti, quei soldati col piumetto rosso e blu. La stima non si regala. E tanto meno l'affetto.
ENZO BIAGI