Non tutti sanno che...

DIVISIONE (poi Gruppo, ora Comando Provinciale - Divisione)

Comando territoriale (corrispondente all'attuale Comando Provinciale) istituito all'atto della fondazione del Corpo dei Carabinieri nel capoluogo di ciascuna delle province che componevano "in terraferma" il Regno sardo-piemontese: Torino, Savoia, Cuneo, Alessandria, Nizza e Novara. Le sei Divisioni, comandate da capitani, erano ripartite in Luogotenenze, poste agli ordini di luogotenenti o sottotenenti, che esercitavano azione di comando sulle Stazioni, comandate da marescialli d'alloggio o brigadieri e sparse su tutto il territorio dello Stato.

A questo embrionale ordinamento le Regie Determinazioni del 9 novembre 1816 apportarono importanti variazioni, quali: l'istituzione della Divisione di Genova, che però mantenne inalterato il numero delle Divisioni, perché alle dipendenze di quella di Cuneo passarono i comandi della soppressa Divisione di Nizza; la creazione del grado di maggiore, per cui al comando delle Divisioni vennero preposti maggiori o capitani-comandanti "a scelta del Colonnello" comandante del Corpo; la creazione dei comandi di Compagnia, intermedi tra quelli di Divisione e di Luogotenenza.

La sei Divisioni vennero pertanto ad essere così composte: Torino, 3 Compagnie e 5 Luogotenenze con giurisdizione estesa al territorio del Ducato d'Aosta; Savoia, 3 Compagnie e 5 Luogotenenze; Genova, 4 Compagnie e 6 Luogotenenze; Alessandria, 3 Compagnie e 4 Luogotenenze; Novara, 3 Compagnie e 4 Luogotenenze; Cuneo, 3 Compagnie e 4 Luogotenenze.

Tra i compiti specifici assegnati dalle suddette Determinazioni ai comandanti di Divisione figuravano: selezionare gli uomini "somministrati" dai locali Reggimenti di Fanteria o di Cavalleria per l'arruolamento nel Corpo dei Carabinieri; collaborare con le competenti autorità amministrative per le mappe delle comunità e delle strade di ogni provincia, dettagliate sino a comprendere il territorio di ogni Stazione, anche al fine di stabilire i punti di riunione e di corrispondenza da sottoporre all'approvazione del sovrano per il tramite del colonnello comandante del Corpo (v. Punti di riunione).

Nelle Regie Patenti dei 17 novembre 1821 venne stabilito: "Il Corpo de' Carabinieri Reali è composto da altrettante Compagnie quante sono le Divisioni militari dei nostri Stati di terraferma", precisando però all'art. 34: "I maggiori e capitani comandanti le Compagnie dei Carabinieri Reali sono specialmente incaricati di dirigere in ogni sua parte il servizio di cui invigilar debbono lo scrupoloso eseguimento".
Alle stesse Patenti era allegata la tabella della forza dei Corpo, comprendente 3 maggiori, 1 maggiore con paga di capitano-comandante, 2 capitani-comandanti, cioè i quadri delle precedenti sei Divisioni. Due dei tre maggiori furono destinati rispettivamente al comando di due Compagnie di Torino e di due di Genova.
A meno di un anno di distanza, nelle Patenti del 12 ottobre 1822 ritroviamo l'ordinamento del 1816, poiché venne disposto: "La forza del Corpo dei Carabinieri Reali è ripartita principalmente in altrettante Divisioni quanti sono i Governi militari de' nostri Stati di terraferma, ed inoltre in due Divisioni per la Sardegna. (...) Ciascuna Divisione è composta di Compagnie, Luogotenenze, Subdivisioni e Stazioni, di cui il numero e la forza dipendono dalle diverse circostanze di luogo, popolazione e costume degli abitanti".

Il Regio Viglietto del 26 ottobre 1833 stabilì come segue l'assegnazione degli ufficiali ai comandi di Divisione: Torino, un luogotenente colonnello; Genova, Ciamberì ed Alessandria, un maggiore; Cuneo, Nizza e Novara, un capitano-comandante. Allo scopo di limitare il servizio dei Carabinieri ai territori di terraferma vennero soppresse le Divisioni di Cagliari e Sassari istituite nel 1822.

I provvedimenti del Regio Brevetto del 5 settembre 1843 variarono lo scompartimento del Corpo a motivo dell'estendersi della rete stradale e dei mezzi di comunicazione, mantenendo però immutati le sedi ed il numero delle Divisioni, che divennero nove in data 21 aprile 1853, allorché venne ripristinato in Sardegna il Corpo dei Carabinieri, con le due Divisioni di Cagliari, comandata da un tenente colonnello, e di Sassari, retta da un maggiore.

Il riordinamento dell'Esercito nazionale, attuato con R.D. 24 gennaio 1861 a seguito dell'annessione dell'Italia centro-meridionale al Regno sardo-piemontese, apportò un mutamento radicale all'ordinamento dell'Arma dei Carabinieri, istituendo 13 Legioni territoriali ed 1 Legione Allievi ed elevando a 36 il numero delle Divisioni.

Manifestatasi per il Governo centrale la necessità di effettuare economie in tutti i rami della pubblica amministrazione, nel luglio 1867 si procedette alla soppressione di alcuni comandi di Divisione, provvedimento cui fece seguito, con il R.D. 19 novembre 1868, l'abolizione di tutti i comandi di Divisione, giudicati "anello gerarchico, intermedio tra Compagnia e Legione non solo superfluo, ma di ritardo nel disbrigo degli affari del servizio". Una così radicale riforma durò solamente sino al 18 luglio 1870. Sotto questa data il comando di Divisione venne infatti praticamente ripristinato, poiché in ogni capoluogo di provincia si stabilì un comando affidato ad ufficiale superiore, con il titolo (preceduto da grado) di "comandante i Carabinieri della provincia di..." . Si dispose parallelamente che ai circondari più importanti d'ogni provincia venisse assegnato un capitano ed agli altri circondari un luogotenente, tutti con il titolo, preceduto da grado, di "comandante i Carabinieri del circondario di...". Per effetto della legge 19 luglio 1880 sul riordinamento dell'Arma, in data 19 ottobre successivo la ripartizione delle Legioni venne fissata in Divisioni, Compagnie, Tenenze, Sezioni e Stazioni, eliminando di conseguenza le antecedenti denominazioni di "comandante i Carabinieri della provincia" e di "comandante i Carabinieri del circondario".
Dopo il 1880 il numero delle Divisioni andò progressivamente aumentando, di pari passo con l'accrescersi del territorio nazionale e dell'importanza assunta da taluni capoluoghi. Divennero infatti 47 nel 1903, 66 nel 1908, 70 nel 1919, alle quali si aggiunsero nel 1921 le 5 Divisioni della Legione di Trieste e le 4 della Legione di Trento. Nel 1927 venne raggiunto il numero di 102 Divisioni, delle quali 14 comprendevano lo sdoppiamento delle Divisioni (interna ed esterna oppure 1a e 2a) di altrettanti capoluoghi.
Nella nuova circoscrizione territoriale fissata per l'Arma dal R.D. 16 luglio 1936 n. 1594 la Divisione assunse la denominazione di "Gruppo", anche per distinguerla dai comandi delle Divisioni 1a "Pastrengo" e 2a "Podgora" istituite con la medesima legge, alle quasi si aggiunse la 3a Divisione "Ogaden", istituita con dispaccio Ministero della Guerra n. 4550 del 24 gennaio 1939. Le tre Divisioni ebbero rispettivamente sede a Milano, Roma e Napoli, dove tuttora hanno sede i loro comandi. Con foglio n. 91/81-7-1971 datato 22.9.1980 dell'Ufficio Ordinamento del Comando Generale, l'Ispettorato Scuole e Unità Speciali dei Carabinieri assunse la denominazione di Comando Divisione Scuole e Unità Speciali dei Carabinieri "Palidoro".
Alle tre Divisioni territoriali sono andate ad aggiungersi recentemente: la "4a Divisione Carabinieri dello Stretto" costituita in Messina il 7 giugno 1991, e, in data 12 luglio dello stesso anno, la "5a Divisione Carabinieri Vittorio Veneto" inizialmente con sede in Padova.