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Scuola Ufficiali Carabinieri - Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024
Roma ,  13/02/2024
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Nella mattinata di oggi, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, ha dichiarato aperto l’Anno Accademico 2023 – 2024, alla presenza di diverse personalità istituzionali, parlamentari, di Governo e Diplomatiche, nonché esponenti delle Magistrature, delle Forze Armate e delle Forze di Polizia. 

Il Comandante della Scuola, Generale di Divisione Claudio Domizi, ha dato inizio alla cerimonia illustrando le principali attività didattiche svolte dall’Istituto.

Successivamente è intervenuto il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, il quale dopo aver ringraziato le Autorità e gli ospiti intervenuti, si è rivolto ai protagonisti della giornata, gli Ufficiali Allievi della Scuola, destinati a ricoprire in futuro l’importante ruolo di Comandanti.

Ha esordito parlando del concetto di responsabilità derivante dalla stessa appartenenza ad un’Istituzione fortemente radicata nell’immaginario degli italiani che, attraverso la Storia d’Italia, è sempre rimasta ancorata alla Patria e agli italiani guadagnandosi il motto “nei secoli fedele”.

Il Generale Luzi, nel proseguire il suo discorso, ha posto l’accento su alcuni degli eventi più significativi dei gloriosi 210 anni di Storia dell’Arma, sottolineandone la costante ed incisiva presenza in quelli che, richiamando una recente sintesi storica del Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, ha definito i tre “Risorgimenti” italiani, dove l’Arma si è sempre distinta per l’assoluta lealtà e fedeltà alle Istituzioni.

Il Comandante Generale ha raccontato dunque come nel primo Risorgimento, i Carabinieri abbiano dimostrato coraggio e sacrificio per il bene e la sicurezza delle comunità favorendo la coesione sociale e culturale all’indomani dell’Unità d’Italia, rendendo così meno distanti il nord ed il sud del Paese.

Si è poi soffermato sul secondo Risorgimento, un periodo intenso e molto significativo in cui è nata la Costituzione, nel quale i Carabinieri si sono resi protagonisti di gesta eroiche di assoluto valore, come per gli avvenimenti delle Fosse Ardeatine, dei martiri di Fiesole e del sacrificio del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto avvenuto il 23 settembre del 1943.

In riferimento al terzo Risorgimento, che ha visto l’Italia nel suo percorso del progetto europeo atto a costruire pace e sicurezza durature, ha voluto infine ricordare il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesta, figura capace di introdurre un efficace ed incisivo metodo investigativo in grado di combattere il fenomeno terroristico e quello mafioso.

Il Comandante Generale ha continuato parlando delle innumerevoli e preziose attività espletate dall’Arma oggi, come il contrasto alla criminalità organizzata (sono state arrestate oltre 1.600 persone per associazione di tipo mafioso), mettendo in evidenza l’elevata competenza sviluppata nei comparti di specialità quali: lavoro, salute, patrimonio culturale, agroalimentare e ambientale, mondo cyber e transizione ecologica.

Nel proseguire ha illustrato anche la vocazione internazionale dell’Arma, che attualmente è impegnata in 13 teatri operativi, dove espleta preziose funzioni di polizia militare e di stabilità.

In tale contesto, il Comandante ha voluto sottolineare come i Carabinieri, in particolare i reparti di prossimità (le Stazioni ed i Nuclei Forestali), non prestano sevizio nelle diverse comunità, bensì “le vivono” rappresentando un punto di riferimento certo e affidabile.

“I Carabinieri – ha precisato – come ha detto Papa Francesco lo scorso 16 settembre in occasione della commemorazione per gli 80 anni del sacrificio di Salvo D’Acquisto, non sono chiamati solo a fare il proprio dovere ma hanno una grande missione: quella di rendere più giusta e umana la società”.

In conclusione rivolgendosi con enfasi ai giovani Ufficiali allievi, ha messo in luce il concetto del comando da intendere come azione e non posizione, esortandoli ad essere entusiasti ed autorevoli nell’esercizio delle proprie funzioni senza pretendere credito per le stellette sulle spalline ed invitandoli ad ispirarsi agli esempi di eroismo e quotidiana abnegazione che hanno fatto dell’Arma un’Istituzione autentica: il luogo della Repubblica in cui si concretizzano bene comune e responsabilità sociale.

Ha preso dunque la parola il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, la quale dopo aver portato il saluto del Ministro della Difesa ha sottolineato “l’eccellenza della Scuola Ufficiali come luogo di alta formazione e di trasmissione di esperienze, motivazioni e passioni, un sistema di valori che caratterizza l’Arma dei Carabinieri da oltre due secoli”.

La Senatrice si è poi rivolta ai giovani Ufficiali, i protagonisti della cerimonia odierna: “Voi siete la futura classe dirigente dell’Arma e la vostra scelta professionale sottende un sentimento profondo per l’Italia, un sentimento con ricadute altrettanto profonde”.

 

Inoltre, nel concludere ha letto un messaggio del Ministro della Difesa On. Guido Crosetto: “Voi avete la responsabilità di portare avanti una storia, voi camminate sulle spalle di giganti, da Salvo D’Acquisto ai giovanissimi martiri di Fiesole del 1944, e con questo spirito giovani Ufficiali vi auguro di continuare a crescere con la stessa determinazione consapevoli dell’importanza dei vostri sforzi e del contributo che sarete chiamati a fornire al nostro Paese, perché voi siete una parte dell’Italia. Senza i suoi Carabinieri l’Italia sarebbe un posto meno sicuro, più vuoto, meno orgogliosamente bello!”.