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Comunicati Stampa

Sequestrato per un debito di droga
Comando Provinciale di Prato - Prato, 06/07/2023 12:15
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Prato hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, nei confronti di un cittadino albanese di 31 anni, residente a Quarrata. L’uomo è indagato per sequestro di persona a scopo di estorsione, in concorso con altri, in danno di un giovane pratese. Il ragazzo si era presentato ai Carabinieri di Prato la sera del 25 febbraio scorso, molto spaventato, denunciando di essere stato sequestrato, giorni prima, da 4 soggetti che lo avevano bloccato e prelevato in località Fontanelle di Prato, venendo caricato a bordo di un’autovettura in loro uso, e tenuto sequestrato per alcune ore in una località sconosciuta. I sequestratori lo avevano quindi minacciato di morte e percosso, anche mediante alcuni attrezzi, costringendolo a consegnare 8.000 euro, quale acconto per un presunto debito di circa 30.000 euro, che sarebbe maturato in seguito alla sparizione di un pacco contenente stupefacente. La vittima veniva infatti accusata di aver ricevuto, alcuni mesi addietro, da uno dei sequestratori, un involucro - contenente 1 kg di cocaina - destinato ad un’altra persona, poi non più ritrovato nel luogo in cui era stato occultato. Successivamente al sequestro, uno dei malviventi si era presentato a casa del ragazzo, pretendendo la consegna di ulteriore denaro. La vittima, a quel punto, temendo sia per la propria incolumità che per quella dei propri familiari, si convinceva a denunciare l’accaduto. Le indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinati dalla D.D.A. di Firenze, hanno permesso di ricostruire i fatti ed individuare 2 degli autori materiali del sequestro, uno dei quali tuttora irreperibile. L’arrestato è stato rintracciato presso il luogo di residenza e tradotto presso il Carcere di Prato ove tuttora si trova detenuto. Il fermo è stato successivamente convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia. Il procedimento penali si trova nella fase delle indagini preliminari. I soggetti indagati, pertanto, devono ritenersi innocenti fino ad intervenuta sentenza definitiva di condanna.