Operazione “DEMETRA ”. Sequestrata una maxi piantagione di marijuana. Una persona agli arresti domiciliari
Comando Provinciale di Oristano - Santu Lussurgiu (OR), 08/09/2025 10:39
A distanza di meno di dieci giorni dal sequestro della piantagione di Villaurbana e dall’arresto degli otto responsabili, i Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano, coordinati dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno inferto un altro duro colpo alle organizzazioni criminali che sfruttano il territorio sardo per la produzione/coltivazione di sostanze stupefacenti. Ieri mattina, 5 settembre, in area rurale del Comune di Santu Lussurgiu (OR), i Carabinieri della Compagnia di Ghilarza hanno tratto in arresto un incensurato residente nel medesimo comune a seguito del rinvenimento di una vasta piantagione di canapa. La maxi coltivazione, composta da vari filari per un totale di 904 piante dell’altezza complessiva compresa tra i 60 ed i 110 cm (irrigate da un impianto a goccia alimentato da un pozzo con pompa sommersa), veniva individuata grazie ad un servizio di aerocooperazione tra personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” di Abbasanta e quello del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Cagliari-Elmas, finalizzato, proprio in questo periodo dell’anno notoriamente più adatto alla raccolta, alla prevenzione e repressione della coltura illegale della pianta di canapa. Grazie ad alcuni servizi di osservazione discreta (ad alcuni Km di distanza grazie ad equipaggiamenti speciali in dotazione) svolti dai Cacciatori di Sardegna, una persona è stata sorpresa nell’atto di irrigare le piante costì poste a dimora. Queste, a campione, sono state inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari per un primo accertamento speditivo che ha permesso di riscontrare la loro appartenenza alla canapa da droga ed un principio attivo di THC superiore ai limiti di legge. Le piante, quindi, sono state poste sotto sequestro giudiziario mentre l’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica, condotto presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari. Dovrà rispondere di produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Sono in corso ulteriori approfondimenti d’indagine finalizzati alla identificazione di eventuali correi e dei canali di smistamento. Il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare attuata d’iniziativa della Polizia Giudiziaria in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario di essa è persona sottoposte alle indagini e, quindi, presunta innocente fino a sentenza definitiva.