Avrebbe forzato e infranto il vetro di una privata abitazione per poi introdursi all’interno. Nell’attimo veniva visto da un privato cittadino che allertava sul telefono privato un carabiniere della locale stazione che a sua volta contattava due colleghi. I tre, liberi dal servizio si precipitavano sul posto notando, sin da subito, che la persiana avvolgibile della portafinestra da cui si accede al soggiorno era stata forzata e tenuta aperta con una scopa, nonché il vetro della stessa era stato infranto. Entrati all’interno, sorprendevano un 46enne fra l’altro noto ai militari per la commissione di altri furti, con indosso un paio di guanti, ed e un borsello di colore a tracolla con all'interno oggetti atti allo scasso e precisamente: un cacciavite di colore rosso lungo 22 cm, un coltello con la lama di 11 cm e un tagliavetro all’interno. Per questi motivi con l’accusa di tentato furto in abitazione i carabinieri della stazione di Casina, hanno arrestato un uomo di 46 anni residente in un comune dell’Appennino reggiano, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana, diretta dal Procuratore Gaetano Calogero Paci. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. L’origine dei fatti risale alle ore 14:30 del 29 gennaio scorso, quando un privato cittadino segnalava contattava sull’utenza personale un carabiniere di Casina segnalandogli di aver visto una persona entrare furtivamente all'interno di un'abitazione, dopo aver infranto i vetri di una portafinestra. Nell’immediato il militare contattava sui rispettivi cellulari altri due colleghi che unitamente a lui si recavano presso l’abitazione segnalata, notando che la persiana avvolgibile della portafinestra, da cui si accede al soggiorno, era stata forzata e tenuta aperta con una scopa, nonché il vetro della stessa era stato infranto. Dopo essere entrati in casa, dalla portafinestra danneggiata, e giunti nel corridoio nel corridoio accertavano la presenza di un 46enne, già noto agli scriventi per precedenti specifici. L’uomo indossava un paio di guanti e un borsello di colore marrone a tracolla con all'interno oggetti atti allo scasso e precisamente: un cacciavite di colore rosso lungo cm.22, un coltello con la lama di cm 11 e un tagliavetro, ed altro passamontagna. La vittima sentita dai carabinieri riferiva che poco prima, mentre era all’interno della sua abitazione, sentiva dei rumori provenire dal balcone precisamente vicino la serranda. Per questo motivo accendeva la luce e dava l’allarme ai carabinieri. Alla luce dei fatti l’uomo veniva arrestato e ristretto a disposizione della procura reggiana. Gli oggetti rinvenuti nella disponibilità dell’uomo venivano posti sotto sequestro.