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Custodia cautelare per due truffe ad anziani
Comando Provinciale di Genova - Sant'Olcese (GE), 19/01/2024 10:17
I militari della Stazione Carabinieri di Serra Riccò, coadiuvati in fase esecutiva dai colleghi della Compagnia Carabinieri di Pozzuoli e da personale della Polizia Penitenziaria, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere nei confronti di un quarantaseienne e di una ventunenne, entrambi di origine campana, per il reato di truffa aggravata commessa in danno di due donne anziane dell’imperiese. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Genova a seguito della richiesta della locale Procura della Repubblica, ha raccolto le evidenze investigative emerse in questi mesi di indagini svolte dai militari dell’Arma genovese ed, in parte, da quelli della Compagnia Carabinieri di Sanremo, le quali avrebbero evidenziato come i due complici, nella mattinata del 31 ottobre 2023, si sarebbero resi responsabili dapprima di una truffa nei confronti di una 63/enne di Serra Riccò e successivamente si sarebbero diretti nella zona dell’imperiese, ove avrebbero perpetrato ulteriori due truffe in danno di una 87/enne di Sanremo ed una 77/enne di Ceriana. La truffa sarebbe stata commessa con modalità ormai note. Un complice della coppia, contattava telefonicamente le vittime del fatto criminoso e, dopo essersi qualificato come “Maresciallo dei Carabinieri”, comunicava che un parente delle stesse era incorso in un incidente stradale dal quel ne erano derivate gravi conseguenze e che, per evitare “ulteriori problemi”, si sarebbe dovuta versare una cifra in contanti che sarebbe stata ritirata dopo poco tempo da una “collega”. Le malcapitate hanno così consegnato ai malfattori una cifra complessiva di oltre tremila euro in contanti, unitamente ad ori e preziosi che detenevano in casa per un valore complessivo stimato di oltre seimila euro. Dopo i colpi, i due si sarebbero allontanati velocemente dal luogo del misfatto. Le indagini sono state condotte attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza, l’escussione di persone informate sui fatti ed i riconoscimenti effettuati dalle persone offese. Entrambi, già ristretti nelle case circondariali di Napoli Poggioreale e Pozzuoli, erano stati già tratti in arresto nel dicembre scorso a seguito delle iniziali attività investigative scaturite dalla truffa perpetrata nel comune di Sant’Olcese.