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Codice rosso e l'ex finisce in manette
Comando Provinciale di Forlì-Cesena - Forlì (FC), 09/10/2023 11:55
È stato un rapporto d’amore turbolento quello vissuto da una coppia di 30enni entrambi residenti a Forlì, lui straniero e lei italiana. La passione dell’amore, nel giro di poco tempo, a causa della gelosia ossessiva dell’uomo, è andata a scemarsi, fino a diventare un vero e proprio incubo per la donna. Sembra vivere il solito copione che si ripete sistematicamente in questi casi: lui che le invia continue richieste di incontro, la pedina, la controlla, fino a chiedere l’ultimo incontro chiarificatore. Un caso simile si è ripetuto nel tardo pomeriggio di martedì 3 Ottobre scorso, in via del Risorgimento a Forlì, dove la ragazza ha notato che il suo ex, nei confronti del quale aveva già presentato diverse denunce per stalking, la stava pedinando già da tempo. L’uomo, approfittando di una favorevole circostanza, si è avvicinato alla donna e dietro minaccia di morte – brandendole un cutter – ha afferrato la sua ex per un braccio pretendendo che la giovane lo seguisse. La scena, non è sfuggita a qualche passante che ha pensato bene di chiamare il numero di emergenza “112” che ha tempestivamente mandato sul posto ben due autoradio del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia CC della città per l’immediato intervento. I militari, hanno subito individuato e bloccato il soggetto e rinvenuto nella sua disponibilità il “cutter” usato per minacciare la donna. Attraverso la testimonianza della stessa vittima, è stata attivata la procedura del cosiddetto “codice rosso” che ha permesso di collocare la donna in stato di protezione, mentre per l’uomo sono scattate le manette ai polsi. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto in carcere, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Il Giudice, nella giornata di ieri, ha convalidato l’arresto e viste le gravità delle sue azioni, ha disposto la custodia cautelare in carcere. Il Comando dell’Arma di viale Mazzini, invita tutte le donne vittime di violenze a presentare tempestiva denuncia alle autorità, affinché, come in questo caso, possa essere assicurata un’adeguata cornice di sicurezza nei loro confronti.