85enne smaschera la truffa del "finto carabiniere"
Comando Provinciale di Vicenza - Bassano del Grappa (VI), 22/11/2024 10:42
Un 85enne di Bassano del Grappa riceveva sulla propria utenza telefonica fissa una chiamata da parte di un sedicente carabiniere il quale lo informava falsamente che il figlio, oltretutto residente in Francia, aveva provocato un grave incidente stradale e per questo motivo necessitava di 15mila euro, eventualmente elargibili anche in monili in oro, per risarcire la controparte rimasta gravemente ferita. Tale somma sarebbe dovuta essere consegnata a una persona appositamente incaricata che a breve si sarebbe presentata presso la sua abitazione. L’anziano, inizialmente disorientato dall’angosciante notizia appena appresa, riferiva al suo interlocutore di non disporre di tale cospicua somma di denaro e tanto meno di gioielli, venendo esortato dal sedicente carabiniere a recarsi presso la propria banca per il prelievo del denaro, non prima di aver transitato la chiamata sulla sua utenza mobile, dallo stesso fornita nel corso della conversazione, affinché fosse garantito il loro costante contatto telefonico. Nel frattempo, l’85enne, resosi conto del tentativo di truffa posto in essere nei suoi confronti, anche in considerazione dello strano contegno tenuto dall’interlocutore, prima di lasciare casa, utilizzando tutte le dovute attenzioni per evitare di essere ascoltato dal truffatore, rimasto sempre in linea sull’utenza mobile, contattava col suo telefono fisso il numero di emergenza 112 della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, al cui operatore raccontava velocemente quanto stava accadendo, informandolo che stava uscendo per recarsi in banca. Grazie al repentino intervento dei militari della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, nel giro di pochi minuti veniva disposto un apposito servizio di osservazione, che permetteva di bloccare ed identificare il malvivente e il suo complice che lo attendeva in auto pronti a darsi alla fuga. Entrambi i soggetti venivano trovati in possesso di un telefono cellulare ciascuno, verosimilmente utilizzati entrambi per lo scambio di informazioni con il complice chiamante, allo stato non identificato. A seguito della perquisizione personale, l’uomo rimasto seduto in macchina veniva trovato in possesso di un coltello a scatto della lunghezza complessiva di cm. 23, custodito all’interno del proprio borsello e pertanto sottoposto a sequestro, assieme ai telefoni cellulari. Al termine delle formalità di rito e su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Vicenza, i due soggetti, un ventenne ed un trentanovenne, entrambi residenti a Napoli, venivano dichiarati in stato di arresto e tradotti presso la Casa Circondariale di Vicenza con l’accusa di tentata truffa aggravata. Il trentanovenne, ovvero l’autista, dovrà anche rispondere del reato di porto abusivo di arma od oggetti atti ad offendere.