Nuova normativa sulla sicurezza negli stadi
Il 6 giugno 2005, a completamento delle norme già previste dal decreto legge n.28 del 2003, recante disposizioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive, sono stati varati 3 decreti amministrativi, in tema di videosorveglianza e separatori, di tagliandi d'accesso e di sicurezza degli impianti, che introducono sostanziali novità sulla sicurezza negli stadi. I provvedimenti, che entreranno in vigore dal prossimo campionato di calcio, portano la firma dei ministri dell'Interno, dei Beni Culturali e per l'Innovazione e le Tecnologie, e contengono misure che mirano a coinvolgere in maniera più incisiva le società sportive e gli enti proprietari degli stadi sul tema della sicurezza e ad aumentare l'efficacia degli strumenti di prevenzione e contrasto della violenza negli stadi, privilegiando l'impiego di tecnologie e risorse delle società sportive nell'ottica di una progressiva diminuzione delle forze di polizia all'interno degli impianti. Il "pacchetto" presentato al Viminale comprende anche un protocollo d'intesa tra il Governo ed i vertici del calcio, che si sono impegnati ad assumere "responsabilità più ampie e a contribuire nel lavoro di prevenzione e contrasto delle azioni di violenza".
Queste le principali novità.
Videosorveglianza. Si tratta di un misura organizzativa definita dal Viminale di assoluto rilievo, soprattutto per quanto riguarda l'applicazione della normativa che consente l'arresto, fuori dai casi di flagranza, di persone coinvolte in incidenti, principalmente sulla base di documentazione video-fotografica raccolta nell'immediatezza del fatto ("flagranza differita").
Nel dettaglio: i sistemi di videosorveglianza devono essere realizzati - dalle società utilizzatrici dell'impianto in accordo con i proprietari degli stessi - in tutti gli impianti con capienza superiore a 10.000 unità, con la possibilità da parte del prefetto di prescriverli anche in impianti di capienza inferiore; gli apparati sono gestiti da una sala apposita, ospitata nel centro radio per la sicurezza delle manifestazioni sportive, coordinato dal funzionario di p.s. dirigente del servizio di o.p.; oltre a ricevere le immagini la sala ha visuale completa all'interno dell'impianto; è prevista la registrazione di tutto l'evento, compreso l'eventuale ingresso di tifosi prima della gara per preparare le coreografie, che rimane disponibile per 7 giorni dopo l'incontro; il sistema può essere implementato, su iniziativa del prefetto, anche con le telecamere cittadine.
Tagliandi di accesso. Poiché il sistema di emissione e distribuzione dei tagliandi è considerato, a livello internazionale, uno dei pilastri fondamentali della sicurezza dell'evento, i tagliandi sono nominativi, numerati ed abbinati ad un posto a sedere; le società organizzatrici hanno la piena responsabilità della emissione, distribuzione/vendita e cessione a vario titolo; sul tagliando è riportato il regolamento d'uso dell'impianto la cui inosservanza comporta l'immediata risoluzione del contratto di prestazione e la conseguente espulsione dallo stadio del trasgressore; per l'emissione e la gestione dei tagliandi le società sportive devono munirsi di sistemi informatizzati che consentano la registrazione di dati, la verifica elettronica del biglietto, l'anticontraffazione e gli eventuali passaggi a persone diverse dall'acquirente; anche per il personale di servizio all'interno degli impianti è previsto un sistema di accrediti con nome e foto; inoltre, il giorno della partita, è vietata la vendita dei biglietti "nell'area di servizio esterna dell'impianto sportivo".
Sicurezza degli impianti e sistema dei separatori tra spettatori e tra questi ed il campo di gioco. Si tratta di una serie di misure organizzative e logistico-amministrative, che modificano il decreto ministeriale 18 marzo 1996, per rendere più sicuri gli stadi e, in particolare, la separazione del campo di gioco dalle tribune. Nel dettaglio: viene introdotto il concetto di "stadio polifunzionale" e disciplinato il sistema delle separazioni con l'abbattimento delle barriere tra pubblico e campo di gioco, conservandone però la possibilità di rialzarle in caso di incontri a rischio su richiesta del questore; alle società viene fatto obbligo d'impiegare proprio personale per il controllo, accoglienza ed indirizzamento degli spettatori all'interno degli impianti; disciplina il sistema delle aree di sicurezza per la realizzazione del prefiltraggio e filtraggio degli spettatori.