Comandi Forestali

Con decreto legislativo 177 del 2016 recante “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato”, è stato istituito il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri (CUFA), retto da Generale di Corpo d’Armata, dal quale dipendono reparti dedicati all’espletamento di compiti particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, a sostegno o con il supporto dell’Organizzazione territoriale (le specifiche funzioni sono state attribuite all’Arma dei Carabinieri dall’art. 7 del cit. d.lgs.).

Il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri dipende gerarchicamente dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e funzionalmente dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, fatta salva la dipendenza funzionale dal Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste del Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare.

I Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, ciascuno per i settori di competenza, inoltre si avvalgono rispettivamente del Comando Carabinieri per la tutela ambientale e la sicurezza energetica e del Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare.

Dal Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri dipendono:
- il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi;
- il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità;
- il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica;
- il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare.

Il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi riunisce sotto un unico comando tutti i reparti forestali con competenze presidiarie e tutela dei parchi nazionali. Retto da Generale di Divisione o di Brigata del Ruolo Forestale, ha alle dipendenze un Ufficio Parchi, un NIAB (Nucleo Informativo Antincendio Boschivo) e 14 Comandi Regione Carabinieri Forestale[1].  In questi ultimi sono inquadrati 71 Gruppi Carabinieri Forestale, da cui dipendono circa 800 Nuclei Carabinieri Forestale, 5 Centri Anticrimine Natura (PA, CT, AG, UD con un distaccamento a Tolmezzo-UD e CA con un Posto fisso a Caprera-SS) e 20 Reparti Carabinieri Parco Nazionale (oltre a 3 distaccamenti), da cui dipendono circa 150 Nuclei Carabinieri Parco. Sia nei Gruppi, sia nei Centri Anticrimine Natura sono, inoltre, presenti i Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF).

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità, retto da Generale di Divisione o di Brigata del Ruolo Forestale, esercita funzioni di direzione, di coordinamento e di controllo nei confronti (oltre che del Centro Nazionale per l’Accoglienza degli Animali Confiscati) dei Raggruppamenti Carabinieri Biodiversità e CITES, preposti, rispettivamente alla:
- tutela della biodiversità nelle 130 riserve naturali statali;
- applicazione della CITES (la convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione).

In particolare:
- il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità si articola in 28 Reparti Carabinieri Biodiversità da cui dipendono 3 Centri Nazionali Carabinieri Biodiversità, e 41 Nuclei Carabinieri Tutela Biodiversità (oltre a 1 distaccamento) e 9 Centri Territoriali per l’Accoglienza degli Animali Confiscati (CTAAC);
- il Raggruppamento Carabinieri CITES dispone di un Reparto Operativo da cui dipende il Nucleo CITES di Roma (con i suoi 2 distaccamenti di Civitavecchia-RM e Fiumicino-RM), in collegamento tecnico/funzionale con 34 Nuclei e 9 Distaccamenti CITES (inquadrati nei Gruppi CC Forestali/Centri Anticrimine Natura del Comando CC per la Tutela Forestale).

Il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica, la cui struttura è articolata su un Reparto Operativo, 5 Gruppi Tutela Ambientale (Milano, Roma, Napoli, Palermo e Venezia) e 31 Nuclei Operativi Ecologici, è chiamato a contrastare i fenomeni di inquinamento, di abusivismo edilizio nelle aree protette e di smaltimento illecito delle sostanze tossiche. Anche la vigilanza sul “ciclo dei rifiuti” rientra tra le funzioni di questo reparto che, contrastando il degrado ambientale, contribuisce direttamente e fattivamente al benessere collettivo.

Nello specifico, le attività di tale Reparto sono preventivamente orientate a sviluppare le investigazioni più complesse, a connotazione ultraprovinciale e transnazionale. Le attività info-operative su fenomeni di rilievo locale/provinciale sono invece condotte dai NIPAAF dei Gruppi Carabinieri Forestali.

Nel settore dell’agricoltura e della pesca l’Arma vigila attraverso il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, che opera con un Reparto Operativo a livello centrale e 5 Reparti Tutela Agroalimentare (Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina) a livello interregionale. Il reparto speciale, funzionalmente dipendente dal Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, è prioritariamente impegnato a garantire che i finanziamenti comunitari erogati non siano distratti verso interessi illeciti, nonché a tutelare i consumatori mediante controlli sul ciclo di produzione, nel pieno rispetto dell’ecosistema, a garanzia della genuinità dei prodotti. Particolare cura, infine, viene rivolta alla verifica della qualità dei generi alimentari inviati dall’Italia ad altri Paesi, indigenti o in situazioni di crisi, quali forme di sostegno.

Del comando si avvale anche il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica relativamente ai settori di specifica competenza.



[1] Il Comando Regione Forestale Abruzzo e Molise ha competenza su entrambe le Regioni, mentre le Regioni a statuto speciale sono prive di Comando Regione Carabinieri Forestale.