RISERVA NATURALE STATALE BOSCO FONTANA

Istituzione: Decreti Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste del 29 marzo 1972, del 10 aprile 1976 e del 2 marzo 1977.

Proprietà: Demanio dello Stato.
Altitudine: 25 m s.l.m.
Estensione: 235 ha

Altre indicazioni e classificazioni:
Riserva Naturale Biogenetica;
Riserva Naturale Orientata;
SIC (Sito di Importanza Comunitaria);
ZPS (Zona di Protezione Speciale);
Sito incluso nella lista delle foreste europee di importanza per faune saproxiliche;
Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale;
Sito della Rete di Monitoraggio di Lungo termine L-TER;
Sito di monitoraggio della rete Internazionale ICP-Forest (Conecofor).

Organo di Gestione:
Reparto Carabinieri Biodiversità di Verona
Via Carlo Ederle 16/a
37100 Verona

  1. Flora
  2. Fauna
  3. Itinerari e Punti di interesse
  4. Divieti e Avvisi
Palazzina dei Gonzaga
Palazzina dei Gonzaga

Descrizione e cenni storici

Bosco Fontana rappresenta ciò che rimane di un'area ben più vasta anticamente di proprietà dei Gonzaga. Dopo la seconda metà del 1600, con la caduta del Ducato, la foresta è abbandonata fino a divenire un quartier generale degli austriaci nel 1700; successivamente subisce continue minacce di distruzione.
Nel 1910 entra a far parte del Demanio forestale e nel 1921 è dichiarato Monumento Nazionale; da quel momento inizia la tutela dell'area.
L'85 % della riserva è occupata dalla foresta, il rimanente da prateria e una piccola zona umida. La Riserva rappresenta uno degli ultimi relitti di foresta planiziaria della Pianura Padana.
Il sito ha beneficiato dal 1999 al 2003 di un cofianziamento comunitario LIFE-Natura (Life NAT/IT/99/6245) per la salvaguardia degli organismi saproxilici (legati al legno morto) che prevede l'eliminazione delle specie forestali aliene (quercia rossa e platano), inopinatamente introdotte dall'amministrazione negli anni '50 del novecento a scopo di rimboschimento. Gli alberi alieni sono ora eliminati con verricello forestale, sottoposti a cercinatura o spezzati con esplosivo e lasciati sul posto per essere colonizzati dagli organismi del legno morto, che rappresentano circa il 30% della biodiversità di una foresta. Per raggiungere la Riserva, dall'autostrada A22 si esce a Mantova nord, si prosegue per Brescia lungo la Statale "Goitese", prima di Marmirolo si svolta a sinistra imboccando un viale alberato.

Ricerche scientifiche:
Le ricerche scientifiche della Riserva sono costantemente seguite dal Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità di Verona, Istituto di ricerca di livello nazionale del Corpo Forestale dello Stato specializzato nella tassonomia degli Invertebrati.
La gestione della Riserva, parte della Rete Natura 2000, è basata su interventi "attivi" secondo le prescrizioni del piano di gestione redatto ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE.

 
 
Bucaneve
Bucaneve

Flora

La foresta è un tipico Querco-carpineto della Pianura padana, ed è composto prevalentemente da farnia (Quercus robur) e da carpino bianco (Carpinus betulus) con un fitto sottobosco di nocciolo, corniolo, biancospino e sambuco. Lo strato erbaceo è composto prevalentemente da pungitopo, con splendide fioriture primaverili di bucaneve, campanella, erba trinità, scilla silvestre, anemoni, viola silvestre, polmonaria e pervinca.
Nella parte settentrionale del bosco, dove il terreno è più secco, la farnia è vicariata dal cerro (Quercus cerris) mentre nella parte est, dove il terreno è saturo d'acqua si sviluppa il frassino meridionale (Fraxinus angustifolia) e l'ontano nero.
Complessivamente le specie spontanee censite nella Riserva sono 470; di queste, 60 sono considerate rare nella Pianura padana. La prateria al centro della Riserva ha un rilevante significato per la conservazione in quanto rappresenta uno degli ultimi relitti di prateria "antica" ancora presenti nel territorio mantovano.

 
 
Cylindromia sp
Cylindromia sp

Fauna

Sono presenti oltre 140 specie di vertebrati (pesci esclusi, sui quali le conoscenze sono ancora scarse e frammentarie) e 2.520 di invertebrati. 52 sono le specie animali tutelate a livello comunitario secondo la Direttiva Habitat (92/43/CEE) e la Direttiva Uccelli (79/409/CEE). La rana di Lataste, importante endemismo Padano, caratterizza la fauna ad anfibi del sito. Numerose sono le specie di serpenti fra cui la vipera comune che è presente con una delle ultime popolazioni numericamente importanti della Pianura Padana.
Nella Riserva sono state identificate 102 specie di uccelli delle quali circa la metà nidificanti. Particolarmente importanti sono quelle tipiche di ambienti forestali, per le quali la Riserva rappresenta l'unica area di nidificazione nota nella provincia di Mantova: nibbio bruno, allocco, scricciolo, pettirosso, luì piccolo, cincia bigia, picchio muratore, frosone. Per quanto riguarda il nibbio bruno, la Riserva ospita una delle colonie storiche più importanti e note d'Italia.
Delle 27 specie di mammiferi censite particolarmente rilevanti sono il moscardino, il toporagno della Selva degli Arvonchi e il topo selvatico a dorso striato. Di estremo interesse la chirottero-fauna con 6 specie censite.
Di particolare significato ecologico sono gli insetti "saproxilici" quali Coleotteri Scolitidi, Cerambicidi, Lucanidi, Stafilinidi, Trogidi, Elateridi; Lepidotteri Cossidi; Ditteri Stratiomidi, Xilomidi, Sirfidi e Ragionidi.

 

 
 
 

Itinerari:
 
 

ITINERARIO 1
Percorso LIFE-Natura
DIFFICOLTA': bassa
LUNGHEZZA: 1.7 km
DISLIVELLO: 0
TEMPO RICHIESTO: 1 h circa
 
Il percorso si snoda ad "anello", con inizio e fine all'ingresso della Riserva. Propone a grandi linee i punti fondamentali del progetto LIFE Natura NAT/IT/99/6245, che è stato portato a compimento nella Riserva nel triennio  2000-2003. Le tematiche principali esposte sono l'importanza della conservazione del legno morto, gli organismi saproxilici e l'esigenza dell'eradicazione delle specie arboree non autoctone.   

 

ITINERARIO 2
Sentiero naturalistico
DIFFICOLTA': bassa
LUNGHEZZA: 2.6 km
DISLIVELLO: 0
TEMPO RICHIESTO: 1 h e 30 min circa
 
Il percorso, ad "anello", con inizio e fine all'ingresso della Riserva, tratta alcune particolarità dell'area protetta, toccando i diversi aspetti delle scienze naturali: dalla botanica, alla geologia, alla zoologia. Sono qui esposte le problematiche di conservazione del sito, e in particolare sono trattate alcune specie protette presenti nella Riserva, incluse nelle Direttive europee "Habitat" e "Uccelli".
 

 
Rio Begotta
Rio Begotta
 

Punti di interesse:

Palazzina Gonzaghesca
Al centro della Riserva sorge la Palazzina di Caccia voluta da Vincenzo I Gonzaga alla fine del 1500. Si tratta di un edificio dalle sembianze di un castello rustico traforato al centro da una grande loggia, i cui affreschi riportano a scene di caccia. All'interno un totale di dieci sale, tra cui due sale "d'onore" destinate a celebrare le attività di corollario alla caccia.
La Palazzina è visitabile in alcune domeniche, concentrate soprattutto nel periodo primaverile e autunnale, secondo il calendario del MiBAC concordato all'inizio di ogni anno con la Soprintendenza di Brescia. Le  iniziative sono divulgate per mezzo della stampa locale e nazionale.
L'unica parte delle Riserva, su cui si snoda una piccola porzione di entrambi i percorsi, che risulta percorribile dai disabili carrozzati, è il viale d'accesso principale. Si tratta dell'unico viale in terra battuta, che porta direttamente alla Palazzina Gonzaga, dove si trova anche l'area pic-nic, e che ha una lunghezza complessiva di circa 400 m.
Nei pressi della Palazzina Gonzaga (nel fabbricato "la Stalla") si trovano servizi igienici attrezzati anche per disabili.

 
 
 
Biblioteca naturalistica e sala didattica
All'interno della Palazzina Gonzaga è presente una biblioteca naturalistica consultabile direttamente e anche on-line su ACNP (Archivio Collettivo Nazionale Periodici) e una sala didattica con strumenti innovativi (come ad esempio "Ettore - l'albero morto") di ausilio alle visite guidate e ai progetti didattici.  
 

 

Centro visita

La Riserva è aperta al pubblico tutti i giorni tranne il martedì e il venerdì con i seguenti orari: dal 1 marzo al 31 ottobre, dalle 9.00 alle 19.00; dal 1 novembre al 28 febbraio dalle 9.00 alle 17.00.
Durante le giornate di apertura a pagamento della Riserva (dal 1 marzo al 31 ottobre - 2,50 euro) è attivo presso la biglietteria un servizio informazioni dove è possibile consultare le pubblicazioni prodotte dal CNBF di Bosco Fontana.
Per informazioni CNBF Bosco Fontana, strada Mantova, 29 - 46045 Marmirolo, MN. Telefono: 0376295933 dal lunedì al giovedì dalle 8.00 alle 17.00.

Durante le giornate di apertura a pagamento della Riserva (dal 1 marzo al 31 ottobre - 2,50 euro) è attivo presso la biglietteria un servizio informazioni dove è possibile consultare le pubblicazioni prodotte dal CNBF di Bosco Fontana.
Per informazioni CNBF Bosco Fontana, strada Mantova, 29 - 46045 Marmirolo, MN. Telefono: 0376295933 dal lunedì al giovedì dalle 8.00 alle 17.00.

 
 

Divieti e Avvisi

ATTENZIONE:
- In caso di forte vento raggiungere velocemente l'uscita o il prato centrale per il pericolo di caduta piante;
- Presenza di zecche e di altri animali selvatici. Indossare, a scopo preventivo, indumenti adatti.
 
È VIETATO:
- Entrare con biciclette, motocicli, cavalli o altri mezzi, l'ingresso è consentito solo a piedi lungo i viali accessibili;
- Introdurre e abbandonare nell'ambiente qualsiasi specie animale e vegetale;
- Raccogliere o danneggiare funghi, piante, animali;
- Entrare con animali domestici o altri animali;
- Accendere fuochi;
- Turbare la quiete con giochi o mezzi sonori.
 
IMPORTANTE:
Sarà applicata una penalità nel caso il pubblico si trattenga nella riserva oltre l'orario di apertura