RISERVA NATURALE ORIENTATA VAL TOVANELLA

Regione: Veneto
Provincia: Belluno
Comune: Ospitale di Cadore

Istituzione: DM 28 dicembre 1971
Proprietà: Demanio dello Stato
Altitudine: 470-2500 m slm
Estensione: 1040 ha

Altre indicazioni e classificazioni:
ZPS (Direttiva79/409/CEE) IT3230089
SIC (Direttiva 92/43/CEE) IT 3230031

Organo di Gestione:
Reparto Carabinieri Biodiversità di Belluno
Via Gregorio XVI n°8  -  cap 32100 Belluno
tel 0437944830  fax 043725084
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  1. Flora
  2. Fauna
  3. Fruizione
Cenni storici

Descrizione e cenni storici

La riserva si presenta con una morfologia tormentata dove il substrato geologico è formato soprattutto da Dolomia Principale che dà origine al caratteristico paesaggio costituito da pareti stratificate, guglie e torrioni. 
La Val Tovanella è caratterizzata da un clima temperato freddo e da precipitazioni particolarmente frequenti nei periodi primaverili e autunnali

La riserva è quasi completamente coperta da pendii boscati; le uniche superfici pianeggianti si trovano nella parte medio alta dove sono presenti radure un tempo pascolate. Come in altri boschi del triveneto, anche in Val Tovanella la Repubblica di Venezia intraprese attività collegate allo sfruttamento della risorsa boschiva. In quegli anni e fino al 1700 mentre le popolazioni locali utilizzavano principalmente l'abete bianco e il faggio, i severissimi regolamenti della Repubblica proteggevano i popolamenti di rovere per riservarli alla produzione di legname scelto per l'arsenale navale. 
Con il declino della Serenissima queste aree furono abbandonate ad un utilizzo incontrollato che portò ad un progressivo depauperamento delle risorse boschive. L'attività forestale è ancor oggi testimoniata dalla presenza nella valle di una fitta rete di sentieri, aie carbonili e sbarramenti artificiali temporanei lungo i corsi d'acqua. 
Con l'acquisto della Val Tovanella da parte dello Stato (1968)  si è conclusa definitivamente ogni forma di utilizzazione boschiva, che ha favorito  il ritorno ad una situazione il più possibile vicina alla naturalità.

 

 
 
Flora

Flora

Gran parte della valle, fino ai 1700 m di quota, è estesamente ammantata da boschi, pur essendo stata, in passato, spogliata del meglio del suo rivestimento vegetale. Queste foreste, quasi tutte riconducibili ad habitat di interesse comunitario, sono costituite da popolamenti misti di abete rosso e abete bianco, che alle quote più elevate sono associati con il larice. A quote inferiori divengono più frequenti i popolamenti misti di faggio e abete bianco. Localizzati in stazioni arido-rupestri si ritrovano modesti ma assai significativi popolamenti di pino nero e pino silvestre, così come, in stazioni di forra, sono da citare l’acero di monte, il frassino maggiore, il tiglio, l’olmo montano ed il tasso. 
Le boscaglie di pino mugo segnano il limite superiore della vegetazione arborea, formando associazioni con il rododendro. Al di sopra di questa fascia il paesaggio è caratterizzato da vasti ghiaioni sovrastati da alte pareti rocciose. Entità interessanti presenti all'interno della riserva risultano: campanula di Moretti, raponzolo di roccia, anemone del Monte Baldo e stella alpina. 


 
 
Fauna

Fauna

Anche la fauna selvatica trova ambienti adatti: il camoscio e l'aquila occupano la fascia rupestre al di sopra del limite della vegetazione; i piccoli spazi erbosi che costituiscono le radure sono importanti per conservare alcune componenti dell'avifauna, come il fagiano di monte, la coturnice e ungulati come il capriolo e il cervo. A loro volta tali animali costituiscono prede per i grossi carnivori come l'orso e la lince che saltuariamente frequentano la riserva. Proprio qui è avvenuto infatti, nel 1995, il primo avvistamento dell'orso sul versante italiano delle Alpi; a questo sono seguiti, dal 1998 al 2014, ulteriori segnalazioni del Plantigrado nelle zone limitrofe o in riserva. Anche la presenza della lince in Val Tovanella è stata evidenziata dal ritovamento di ungulati con gli inconfondibili segni della sua predazione. 
All'interno della pecceta vi sono poi gli habitat ideali per il picchio nero e il gallo cedrone

 
 

Fruizione

L'intera riserva è caratterizzata da un’elevata naturalità proprio perché il territorio risulta molto impervio e difficilmente accessibile. Negli ultimi anni le attività gestionali hanno permesso la sistemazione della rete sentieristica che ha reso maggiormente fruibile l'area. Questo ha facilitato anche l'attività di ricerca nell'ambito del Progetto Europeo Life-Natura “Tutela dei siti Natura 2000 gestiti dal Corpo Forestale dello Stato”, che ha consentito di incrementare notevolmente le conoscenze sulla Val Tovanella, utili anche per la futura gestione,  ed i cui obiettivi principali sono la conservazione e l'incremento della biodiversità e la valorizzazione naturalistica dell’area.