RISERVA NATURALE ORIENTATA GROTTICELLE

Istituzione: DM 11 novembre 1971

Proprietà: Demanio dello Stato
Altitudine: 295 - 720 m. s.l.m.
Estensione: 209 ha

Altre indicazioni e classificazioni:
ZSC Grotticelle (D.M. 16/09/2013) IT 9210140

Organo di Gestione:
Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza
Via Mazzini, 39  -   85100, Potenza
Tel. 0971/411064  Fax 0971/410646

  1. Flora
  2. Fauna
  3. Fruizione
Cenni storici

Descrizione e cenni storici

La Riserva Naturale Orientata Grotticelle è ubicata nella zona pedemontana dell'antico cratere vulcanico del Vulture, originariamente inclusa nella foresta di Monticchio in provincia di Potenza. Tale foresta, durante il dominio Normanno e Angioino, fu feudo della Badia dei Benedettini che include l'antica chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.
Nel 1970 tale foresta, per la presenza di interessanti essenze vegetali (tra le quali il frassino) e di peculiari specie entomologiche di origine balcanico-asiatica (Acanthobrahmea), venne inserita, da parte della Società Botanica Italiana, nell'elenco dei biotopi meritevoli di conservazione.  
 

 
 
Flora

Flora

Attualmente la formazione boschiva è costituita in massima parte da cedui disetanei invecchiati, discontinuamente matricinati e da fustaia disetanea irregolare. La formazione silvo-botanica, di antichissima data, presenta un elevato valore scientifico in quanto rappresenta un lembo residuo di quelle foreste che un tempo coprivano l'intera regione calabro-lucana. Si tratta di una fitocenosi appartenente alla fascia vegetazionale Qercus-Tilia-Acer dello Schimd, caratterizzata dalla presenza di una associazione di piante orientali (tra cui il Frassino meridionale), che trovano in questa zona la loro diffusione naturale più estrema verso occidente.

È inoltre da segnalare la rara convivenza ecologica di una associazione di sottobosco formata da un folto assembramento di Ligustrum, Crategus e Prunus.

Per quanto riguarda il soprassuolo le specie più rappresentate sono le quercine, tra cui cerro, quercus roverella e, alle quote inferiori, il leccio. Sono inoltre presenti, oltre al già citato Fraxinus oxycarpa, anche l'olmo, varie specie di aceri, carpino bianco, orniello, Perastro, sorbo degli uccellatori e noce. Il sottobosco è caratterizzato da ligustro, biancospino, pruno, lentisco, alaterno, ginestra dei carbonai e fillirea.
 
 

 
 
Disegni di farfalle

Fauna ed etmofauna

La particolare formazione forestale con spiccata impronta orientale ha consentito anche l'affermarsi di un'entomofauna legata a simili caratteristiche ecologiche. Nel 1963, infatti, fu rinvenuta per la prima volta in Italia una farfalla, l'Acanthobrahmaea europae, che viveva in zone tropicali e subtropicali e che si riteneva estinta in Europa da almeno 300 milioni di anni. Battezzata dallo scopritore "europea", proprio perché si tratta dell'unica specie presente in Europa, ha attualmente assunto il nome definitivo di Acanthobrahmaea europae hartig.
La pianta nutrice principale di tale specie di lepidottero è il Fraxinus oxycarpa olacea molto diffusa nella Riserva. Inoltre gli studi intrapresi hanno portato alla identificazione di diverse altre specie di lepidotteri meritevoli di tutela o già inserite nell'elenco delle specie protette. Per quanto riguarda le altre specie si rileva la presenza del lupo, volpe, faina, donnola, riccio occidentale, cinghiale e gatto selvatico.
L'avifauna è caratterizzata dalla presenza di diverse specie di interesse conservazionistico a livello europeo. Tra queste il Caprimulgus europaeus (succiacapre), l'Otus scops (assiolo), il Picus viridis (picchio verde) e Il Lanius senatoraverla (capirossa).Tra i rapaci diurni si segnala l' Accipiter nisus (sparviero) e il Milvus milvus (nibbio reale). 
 

 
 

Fruizione

La sentieristica interna alla Riserva consente di raggiungere i punti di maggiore interesse. In particolare, da segnalare, è la presenza di un sentiero lungo circa 3.5 km che raggiunge le rovine del Castello di Monticchio, nella parte sommitale dell'area protetta.