RISERVA NATURALE ORIENTATA ZOOLOGICA PANTANIELLO

Istituzione: DM n. 71 del 21 febbraio 1972
Proprietà: Demanio dello Stato

Altitudine: 1810 m s.l.m
Estensione: 2 ha

Organo di Gestione
Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro (AQ)
Via Sangro 45 - cap.  67031 Castel di Sangro (AQ)
Tel. 0864/845938  Fax 0864/840706

° Flora

° Fauna

° Fruizione

Vista panoramica della Riserva di Pantaniello

Descrizione e cenni storici

È un'importante zona umida posta sul versante Nord-Ovest del Monte Greco, all'interno della Foresta Demaniale di Chiarano Sparvera, nella zona di protezione esterna del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.
Il lago è un invaso naturale a forma rettangolare con la base prolungata a triangolo; è largo, a seconda della stagione, da 120 a 135 m ed è lungo circa 200 m in estate e, nel periodo di massima piena, in primavera anche 400 m.
In questa stagione le acque possono ricoprire parte del prato, che per circa 1 km si estende alla testata del lago risultante dall'interramento di un settore dell'antico bacino a opera dei detriti dovuti all'erosione dei monti circostanti.
La profondità del lago è in media di 40-50 cm in estate con un aumento di livello, nel periodo primaverile di circa 30 cm, ma decisamente minore in anni di particolare siccità; solo sul lato sinistro, a pochi metri dal muretto a secco, le acque, a causa di un avallamento del fondo, superano la profondità di 1 m.
Il versante sinistro, comunque, è in media più fondo di quello destro e ciò condiziona notevolmente la distribuzione delle piante e degli animali nel bacino lacustre.
Pantaniello è un lago inframorenico originatosi dallo sbarramento di una morena depositata, alla testata della valle di Chiarano, dai ghiacciai che scendevano dai circhi impostatisi sui calcari stratificati del Cretacico nel versante Nord-Nord est del monte Le Toppe del Tesoro.
Conformemente alla maggior parte dei circhi glaciali dell'Appennino, anche quelli del Monte Greco si aprono a settentrione.

Come arrivare: si percorre la SS 17 e all'altezza del Piano delle Cinquemiglia si prende il bivio per la Montagna Spaccata; dopo circa 5 km di strada sterrata si raggiunge l'imposto dove si lascia l'auto e si prosegue a piedi. In alternativa si percorre la SS 83 e superata la diga di Barrea si parcheggia l'auto e si sale a piedi.

 
 
Flora

Flora

La vegetazione prevalente è quella tipica delle zone umide con presenza di macrofite ed alghe la cui zonizzazione varia a seconda delle condizioni ambientali prevalenti nell'anno.
Il lago è ricco di alghe epifite: diatomee, cianoficee, cloroficee e flagellate che costituiscono il cibo di molti anfibi e pesci.
L'ambiente circostante è costituito dalla prateria di altitudine. La specie dominante nella riserva è il Potamogeton spp., mentre quelle che caratterizzano il biotopo sono: Trifolium thalii, Carex kitaibeliana, Sesleria apennina, Helianthemum alpestre, Pulsatilla alpina e Saxifraga moschata.
La riserva è ricca anche di specie endemiche: Arenaria bertolonii, Viola calcarata, Carum carvifolium, Linaria purpurea, Adenostyles alpina australis, Thlaspi rotundifolium stylosum e Ranunculus montanus apenninus.
L'associazione vegetale dominante è il seslerietoSesleria apennina, cui si associano Carex kitaibeliana, Antyllis vulneraria pulcella e Androsace villosa..

 
 
Uccello

Fauna

Nelle acque del lago sopravvive come relitto dell'ultima glaciazione il gambero lacustre (Gammarus lacustris), un piccolo crostaceo a distribuzione boreoalpina, e la tinca (Tinca tinca).
Nella Riserva e nei sui immediati dintorni transitano numerose specie di vertebrati incluse nell'allegato II della Direttiva habitat: il lupo (Canis lupus), l'orso bruno (Ursus arctos), la vipera dell'Orsini (Vipera orsinii), il tritone crestato (Triturus cristatus), l'ululone a ventre giallo (Bombina variegata).
Il capriolo (Capreolus capreolus) ed il cervo (Cervus elaphus) hanno ripopolato l'area a seguito dei numerosi interventi di reintroduzione operati recentemente in varie zone dell'Italia centrale. Tra le altre specie di mammiferi si annoverano la volpe (Vulpes vulpes), il tasso (Meles meles), la donnola (Mustela nivalis).

Anche per quanto riguarda l'avifauna numerose sono le specie incluse nell'allegato I della Direttiva Uccelli che nidificano nel comprensorio e che fanno la loro comparsa nei cieli della riserva: l'aquila reale (Aquila chrysaetos), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il gufo reale (Bubo bubo) mentre durante le migrazioni sorvolano frequentemente l'area il nibbio bruno (Milvus migrans), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il falco di palude (Circus aeruginosus), l'albanella reale (Circus cyaneus), l'albanella minore (Circus pygargus), la cicogna bianca (Ciconia ciconia) e la cicogna nera (Ciconia nigra). Altre specie di uccelli comunemente presenti nella riserva sono: la coturnice (Alectoris graeca), il sordone (Prunella collaris), il gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax), il culbianco (Oenanthe oenanthe), il codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros) e la ballerina bianca (Motacilla alba). 

  

Fruizione

La Riserva di Pantaniello è raggiungibile solo a piedi.
In località Montagna Spaccata si trova un'ampia area picnic attrezzata 338/7422371-338/8887687.
Ci sono due itinerari:

ITINERARIO
 1: Imposto Chiarano - Lago Pantaniello
Dislivello: 400 m
Difficoltà: E (escursionistico)
Tempo di percorrenza: 5-6 ore

ITINERARIO 2: Diga di Barrea - La Capriola - Valle Ianara - Pantaniello
Dislivello: 900
Difficoltà: E (escursionistico)
Tempo di percorrenza: 6-7 ore