I CORAZZIERI
Dai Carabinieri Guardie del Presidente della Repubblica al Reggimento Corazzieri
corazzieri_22Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il 13 giugno 1946, all'esito del referendum istituzionale che sancì la nascita della Repubblica, Umberto II, prima di abbandonare il Quirinale e l'Italia, sciolse i Carabinieri Guardie del Re dal giuramento alla sua persona, ma non da quello di fedeltà alla Patria.

Lo Squadrone Carabinieri Guardie, momentaneamente deposta l'ormai tradizionale corazza e sotto il nome di Squadrone Carabinieri a Cavallo, proseguì in tal modo nell'attività di guardia al Capo Provvisorio dello Stato.

L'11 maggio 1948, in occasione dell'insediamento del Presidente Enaudi, venne deciso che i Carabinieri Guardie riassumessero la loro primitiva veste e denominazione, riapparendo in tutto il loro prestigio, ormai sintesi e continuità di una plurisecolare tradizione.

Nei decenni successivi, l'unità ha conosciuto ulteriori modifiche nella propria articolazione e lo Squadrone diventò, dal 1961 al 1965, prima Gruppo Squadroni, poi Comando Carabinieri Guardie del Presidente della Repubblica.

Con decreto del Presidente della Repubblica, nel 1978 venne concesso al reparto lo stendardo di prescrizione per le formazioni montate.

Il 4 novembre 1990 il Comando ebbe un incremento organico e funzionale, divenne amministrativamente autonomo e assunse rango reggimentale con il nome di Reggimento Carabinieri Guardie della Repubblica.

Con decreto del 24 dicembre 1992, il Presidente della Repubblica, On. Oscar Luigi Scalfaro, fissò l'attuale denominazione del reparto in Reggimento Corazzieri.