Raggruppamento Operativo Speciale

Logo Raggruppamento Operativo SpecialeIl Raggruppamento Operativo Speciale – ROS -  è stato istituito il 3 dicembre 1990, con il medesimo provvedimento di legge con cui sono stati costituiti i Servizi Centrali ed Interprovinciali di Polizia Giudiziaria, della Polizia di Stato (S.C.O.) e della Guardia di Finanza (SCICO).

All’atto della sua costituzione il ROS assorbì la preesistente struttura anticrimine dell’Arma, nata a Torino nel maggio del 1974 con un “Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria”, - il Nucleo Scintilla - costituito da appena 40 unità appositamente prescelti dal Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, per l’espletamento di particolari e complesse indagini a livello nazionale.

Era l’epoca degli anni di piombo e della “notte della Repubblica” che il 16 marzo 1978 condusse al rapimento dell’Onorevole Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. 

GenCA Carlo Alberto Dalla ChiesaIn breve tempo la speciale struttura si impose per l’innovativo metodo investigativo, incentrato sull’approccio sistemico alle matrici criminali e alle rispettive organizzazioni più che sul raggiungimento di successi parziali, seppur importanti: il perseguimento dei reati fine.  Strumenti investigativi come le osservazioni, i pedinamenti e le intercettazioni ora consolidati nel cosiddetto metodo anticrimine, vennero sviluppati e via via affinati per identificare i membri delle formazioni eversive e i loro contatti, risalendo progressivamente ai vertici.

La struttura del Nucleo Speciale venne nel tempo ampliata, con la costituzione delle Sezioni Anticrimine con competenza interprovinciale e compiti di contrasto alla criminalità organizzata e ai fenomeni eversivi, strettamente coordinate attraverso la condivisione delle informazioni e delle procedure operative.

Il metodo anticrimine, che contribuì agli inizi degli anni 80 alla disarticolazione dei più importanti gruppi terroristici attivi in Italia, quali le Brigate Rosse, Prima Linea, Nuclei Armati Rivoluzionari, venne, poi, adottato per il  contrasto a qualsiasi forma di criminalità organizzata. L’obiettivo principale rimase quello di conoscere prima in maniera approfondita il fenomeno, il gruppo criminale, per procedere quindi alla sua disarticolazione.



ORGANIZZAZIONE:

Il ROS è articolato su una struttura centrale e una periferica ed è comandato da un Generale di Divisione/Brigata, che si avvale del Vice Comandante, col grado di Colonnello, responsabile del Servizio di polizia giudiziaria a livello nazionale.
Alle dirette dipendenze del Comandante del R.O.S. operano, con competenza nazionale, il: 

  • Reparto Antiterrorismo, che definisce per l’Arma il quadro della minaccia eversiva e terroristica orientando e coordinando le attività informative e investigative svolte dai Reparti e dalle Sezioni Anticrimine congiuntamente all’organizzazione Territoriale, assumendo, se necessario, la direzione delle indagini nei casi di preminente rilevanza anche internazionale. Assicura, inoltre, lo scambio info-operativo con i collaterali organi di polizia nazionali ed esteri operanti nello specifico settore;
  • Reparto Indagini Tecniche, che garantisce la ricerca e la sperimentazione delle attrezzature per le investigazioni, realizzando periodici scambi informativi con le polizie straniere specializzate nel settore, fornendo supporto tecnico-operativo alle articolazioni periferiche del Raggruppamento e dell’organizzazione Territoriale;
  • Reparto Indagini Telematiche, istituito nel febbraio 2015 che rappresenta il “Polo Centrale” di riferimento per l’Arma dei Carabinieri nel contrasto alla criminalità informatica, nello studio e sperimentazione delle tecnologie per l’esplorazione del web e l’intercettazione dei flussi telematici;
  • Reparto Crimini Violenti, istituito nel 2012, che assicura il potenziamento delle capacità investigative e di intervento dell’Arma dei Carabinieri in occasione di crimini particolarmente efferati che suscitano clamore nella pubblica opinione e nei casi in cui la scomparsa di persone può essere correlata ad un crimine.

Alle dirette dipendenze del Vice Comandante, oltre che le articolazioni periferiche  sono posti i 3 Reparti del Servizio Centrale di Polizia Giudiziaria:

  • I Reparto Investigativo, che concorre alle indagini in materia di criminalità organizzata di tipo mafioso e cattura dei latitanti di massima pericolosità, nonché alle attività di ricerca e sequestro dei beni di provenienza illecita nel quadro della speciale normativa antimafia;
  • II Reparto Investigativo, che concorre alle indagini in materia di traffico di armi e sostanze stupefacenti, sequestri di persona, riciclaggio, criminalità multietnica e tratta di esseri umani. Provvede, inoltre, all’analisi dei fenomeni di narcotraffico, attuando il collegamento con la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno per tutte le attività investigative  in materia di stupefacenti condotte dall’Arma dei Carabinieri
  • III Reparto Analisi, che svolge attività di analisi e ricerca operativa sulle manifestazioni della criminalità organizzata, assicurando il supporto informativo alle attività investigative del R.O.S., mantenendo i rapporti con organismi nazionali ed esteri che si occupano di studio ed analisi dei fenomeni criminali. Partecipa a progetti di analisi interforze sui fenomeni criminali individuati dalle “Conferenze dei Servizi Centrali di polizia giudiziaria”.

La struttura anticrimine periferica è articolata in 8 Reparti Anticrimine(Torino, Milano, Roma, Bari, Napoli, Catanzaro, Reggio Calabria e Palermo)  e 18 Sezioni Anticrimine, collocati in sede di Procure Distrettuali Antimafia e Antiterrorismo nonché 3 Nuclei a Livorno, Nuoro e Foggia.