Task Force Caschi Blu della Cultura

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A seguito della proposta che il Ministro Franceschini ha lanciato a “EXPO-2015” nel corso della Conferenza internazionale dei Ministri della Cultura tenutasi il 31 luglio 2015, che ha coinvolto 80 Paesi e che si è conclusa con una dichiarazione di condanna della violenza contro il patrimonio culturale mondiale, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri il 17 ottobre 2015 ha istituito la Task Force Carabinieri “Unite4Heritage”, i "Caschi blu della cultura".

Alla luce delle precedenti esperienze svolte in aree di crisi (2002-2003 Kosovo e 2003-2006 Iraq), per competenza in materia e in forza del ruolo riconosciuto al Comando, a livello internazionale, per le attività di recupero effettuate anche in favore dei Paesi esteri, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è stato individuato per costituire la componente Carabinieri della Task Force italiana “Unite4Heritage”, i cosiddetti “Caschi blu della cultura”, che è stata formalmente istituita il 6 febbraio 2016 con la sottoscrizione dell’accordo tra l’Unesco ed il Governo italiano.

La Task Force Carabinieri è un’unità in grado di svolgere, sia sul territorio nazionale, sia in ambito internazionale, interventi a tutela del patrimonio culturale, in caso di calamità naturali, conflitti armati o crisi internazionali.

Tale dispositivo opera ad integrazione del Team nazionale di esperti selezionati dal Ministero della Cultura (Mic), specialisti nei settori dell’archeologia, della storia dell’arte, e del restauro.

COMPITI

Missione della Task Force Carabinieri “Caschi blu della cultura” è la tutela del patrimonio culturale, nonché la lotta ai relativi traffici illeciti.

In particolare, può essere chiamata a svolgere in ambito nazionale, in caso di disastro naturale, attività di:
- ricognizione dei siti danneggiati;
- valutazione dei possibili rischi di azioni criminali;
- definizione ed attuazione delle misure di emergenza per i beni immobili e mobili a rischio di aggressione criminale;
- individuazione e messa in sicurezza delle aree di interesse archeologico, dei monumenti e dei ricoveri di beni culturali mobili ritenuti di interesse nazionale;
- definizione e attivazione delle procedure di trasferimento nei ricoveri di beni culturali mobili;
- identificazione dei beni culturali illecitamente sottratti al patrimonio nazionale e inserimento nella banca dati TPC nonché, eventualmente, nel database “Works of Art” di INTERPOL.

In tale ipotesi, l’impiego dei "Caschi blu della cultura" viene disposto dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e l’unità opera, in Patria, d’intesa con il Comandante Provinciale per il periodo di svolgimento delle operazioni di protezione civile nell’ambito delle Unità di Crisi del Ministero della Cultura.

Il reparto può essere altresì impiegato fuori dal territorio nazionale in caso di calamità naturali, conflitti armati o crisi internazionali, per svolgere i medesimi compiti che esegue in Italia, nonché per:
- incrementare le capacità delle Autorità di altri Paesi nel recupero e nella tutela del patrimonio culturale;
- supportare/sostituire le forze di Polizia di altre Nazioni nel contrasto ai saccheggi e ai traffici illeciti di beni culturali;
- formare le forze di polizia specializzate straniere.

L’impiego all’estero è disposto dal Comando Generale, a seguito di richiesta inoltrata dall’UNESCO all’Autorità governativa nazionale, che determina la missione da svolgere, o nell’ambito di missioni disposte dal Ministro della cultura a seguito di accordi bilaterali.

MISSIONI

In Patria il personale della Task Force italiana ha operato dal 2016 a seguito degli eventi sismici che hanno colpito le aree dell’Italia centrale, di Ischia (NA) e del Mugello (FI), contribuendo efficacemente al recupero e messa in sicurezza di oltre 30.000 beni culturali a rischio di distruzione, dispersione e furto.

Inoltre, a seguito del violento nubifragio che il 28 novembre 2020 a devastato il comune di Bitti (NU), i Carabinieri U4H del Nucleo per la Tutela del patrimonio culturale di Cagliari, con i funzionari della Soprintendenza Archivistica della Sardegna di Cagliari, sono intervenuti per la verifica dei danni e per mettere in sicurezza le testimonianze artistiche, storiche e archivistiche del territorio: quasi 50 metri lineari di documenti sono stati recuperati e messi in sicurezza.

Iraq e Messico sono i Paesi stranieri in cui più intenso è stato l’impiego dei “Carabinieri Caschi blu della Cultura”.

In Iraq, dove dall’inizio del 2018 a gennaio 2020 (attività sospesa a causa della pandemia da COVID-19) c’è stata una presenza costante di due Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, dispiegati nell’ambito della missione “Inherent Resolve/Prima Parthica”, con compiti addestrativi nei confronti di unità del Ministero degli Interni e del Ministero della Cultura e delle Antichità iracheni: 37 i corsi tenuti con la formazione di oltre 1.000 unità.

In Messico, invece, Carabinieri ed esperti “Unite4Heritage” hanno supportato le Autorità e la “Unidad de Tutela del Patrimonio Cultural”, istituita il 28 marzo 2018, nell’ambito della Divisione di Gendarmeria della Policía Federal, su modello del TPC, nella predisposizione delle misure di emergenza in occasione di disastri naturali.

Nel gennaio 2021 due unità TPC tratte dalla task-force, insieme a personale del Ministero della Cultura, hanno operato in Croazia a seguito del sisma del dicembre precedente. Analoghe missioni sono state condotte nel 2020 in Albania (gennaio) e Libano (ottobre), per interventi presso i luoghi della cultura interessati, rispettivamente, dal sisma del 26 novembre 2019 e dalle esplosioni al porto di Beirut del 4 agosto 2020.