Alle due di notte del 4 maggio 1980, mentre con la moglie Silvana e la figlia Barbara di quattro anni – in braccio a lui semi addormentata – assiste allo spettacolo pirotecnico che chiude la festa del Santissimo Crocefisso a Monreale, un killer della mafia – che poi fugge in auto dove lo attendono due complici – spara alle spalle ed uccide il Comandante della locale Compagnia Carabinieri, Emanuele Basile, strettissimo collaboratore investigativo del giudice istruttore Paolo Borsellino.