Le prime modificazioni del secolo XX per la divisa dei Carabinieri

Ufficiale e carabiniere in servizio di perlustrazione a cavallo in Sardegna in una tavola di Ermanno Jaia.

In data 31 ottobre 1900 il Giornale Militare Ufficiale pubblicò, sotto il titolo "Equipaggiamento", alcune "Modificazioni alla istruzione sulla divisa dei carabinieri reali". Premettendo che erano stati apportati "miglioramenti nel taglio di alcuni oggetti di vestiario da carabinieri reali e (adottato) un nuovo tipo di bottoni di metallo", la nota proseguiva elencando le modificazioni, che riguardavano in particolare i pantaloni, gli abiti di grande e piccola uniforme. Riguardo ai pantaloni la nota precisava che laddove "al fondo di ogni gambale, dalla parte esterna vi sono due fibbie di ferro verniciato nero, fermate mediante piccola chiappa di cuoio annerito con passante fisso ecc.", ora invece "al fondo di ogni gambale, tanto dalla parte esterna quanto dalla parte interna, sono due occhielli, con sottostante rinforzo di pelle di montone marocchinata, per dar passaggio ai bottoni gemelli dei sottopiedi".

Altra novità era questa: "A mm. 50 circa dalla cintura, fra mezzo alle due bande, sono praticate due aperture per le tasche di tela basino". Per rendere comodi i pantaloni e, soprattutto, adattabili allacorporatura del militare, la nota spiegava che "due linguette dello stesso panno (bigio) sono cucite sotto alla cintura nella parte posteriore dei gambali e servono a stringere il pantalone convenientemente alla vita mediante una fibbia in ferro verniciato, posta alla sommità libera della linguetta di sinistra." Per i pantaloni dei carabinieri a cavallo, sia quelli di panno bigio che quelli di panno turchino, la filettatura diventava "pistagna", rispettivamente di colore turchino e scarlatto, come prima.

Anche per i pantaloni di panno turchino con bande da carabinieri a piedi veniva precisata l'apertura di cm. 8 per le tasche (anche se dai nuovi disegni il particolare non risulta), per di più "la cintura, lo sparato anteriore , l'inforcatura, le linguette ed il fondo dei gambali sono foderati di tela basino". Per i pantaloni di panno turchino per carabinieri a piedi venivano previste le pistagne di colore scarlatto al posto delle bande.

Altre disposizioni sulle uniformi dei Carabinieri seguirono nel 1904 e nel 1905, finchè due anni dopo venne pubblicata quella innovazione che costituì una vera rivoluzione in materia. Imperterrita ed immutabile restava soltanto la grande uniforme, elemento di continuità dell'Arma come istituzione e come simbolo.