Le Armi per la difesa dell'unità d'Italia: Sciabola da Carabiniere Guardia del Re

Sciabola da Carabiniere Guardia del Re
Prevista nel primo Regolamento sulle uniformi del prestigioso Squadrone di militari destinati a costituire l'attuale Reggimento Corazzieri e pur figurando nei disegni annessi a quella normativa, essa non è mai stata definita nei suoi particolari costruttivi. Appartiene a quel genere di sciabole, che gli specialisti della materia definiscono "fuori ordinanza" o di "alta rappresentanza", proprio per la preziosità delle cesellature che ne caratterizzano l'elsa e, spesso, per la lama finemente istoriata, come quella da ufficiale degli "Squadroni Guide".

Di una sciabola simile a quella dei Corazzieri erano dotati anche gli ufficiali del Reggimento Ussari di Piacenza. Lo stesso Quinto Cenni, nel disegnare verso la fine del secolo XIX una tavola raffigurante l'uniforme dei Carabinieri Guardie del re, si limitava a descrivere l'elsa della sciabola con la seguente scarna didascalia: "Elsa della sciabola (dal vero) 1894". Comunque le caratteristiche tecniche dell'arma si possono ricavare , proprio dal vero, da un esemplare conservato presso la caserma del Reggimento Corazzieri.


Vista frontale della sciabola da Carabiniere Guardia del Re


Esse sono: lunghezza con fodero mm. 1070; lunghezza senza fodero mm. 1050; lunghezza della lama, mm. 880; larghezza della lama al tallone, mm. 25; lunghezza del fodero, mm. 920; lunghezza della cresta del fodero mm. 80; distanza fra le campanelle mm. 85; peso con fodero gr. 1650; peso della sola sciabola gr. 1070; peso del fodero gr. 580.

Il fornimento é in ferro a guardia interna di disegno speciale, cesellato alla maniera austriaca; l'impugnatura è di legno rivestita di pelle e divisa in 10 settori delimitati da 9 spire di metallo dorato; la cappetta è in metallo zigrinato nella parte superiore verso il bottone; il fodero, in lamiera di ferro ripiegata e saldata, è caratterizzato da un'ampia bocchetta ed è dotato di due campanelle.