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Stemma araldico del 1989


 
Stemma araldico del 1989

La circolare dello Stato Maggiore Esercito n. 121 del 9 febbraio 1987 dispose che tutti i Corpi ed Enti dell'Esercito che avevano diritto a fregiarsi di uno stemma ne rivedessero il disegno, secondo le direttive che seguono:

  • scudo: di forma sannitica e con il solo vincolo del capo onorevole d'oro (indicativo delle Medaglie d'Oro al Valor Militare conseguite) unico e non soggetto a partizioni;

  • corona turrita: tassativamente uguale, per tutti i Corpi od Enti, d'oro;

  • ornamenti, comprendenti in modo tassativo:
    a) una lista bifida d'oro, riportante il motto;
    b) eventuali onorificenze, "accollate alla punta dello scudo";
    c) i nastri rappresentativi delle ricompense al Valore, "scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda" ai lati dello scudo, in numero non superiore a 10.

In ottemperanza a tali direttive, venne ridisegnato lo stemma dell'Arma, mantenendo all'interno dello scudo gli stessi tradizionali elementi che figuravano in quello del 1977- carico ormai di quasi 40 anni di storia - rimuovendo soltanto il palo d'azzurro dal capo d'oro. Scomparirono, invece, gli ornamenti che caratterizzavano la raffigurazione precedente e venne ridotto il numero dei nastri ai lati dello scudo (alcuni dei quali, per rispettare il limite massimo di dieci, recano in cifre romane il numero delle decorazioni concesse più volte). La simbologia delle figure è rimasta immutata.

Il capo onorevole d'oro rappresenta le 3 Medaglie d'Oro al Valore Militare di cui è insignita la Bandiera dell'Arma.

L'insegna pendente sotto lo scudo ed i nastri a lato indicano:

  • 4 Croci di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, già Ordine Militare di Savoia, (nastro azzurro con filetto rosso centrale): Guerra Italo-Etiopica (1935-1936); Lotta contro il crimine (1946-1974); Lotta contro il crimine ed il terrorismo (1975-1981); Lotta contro la criminalità (1981-1984);

  • 3 Medaglie d'Oro al Valor Militare (nastro azzurro bordato di oro): 1a Guerra Mondiale (1915-1918); Battaglia di Culqualber (1941); Resistenza e Guerra di Liberazione (1943-1945);

  • 5 Medaglie d'Argento al Valor Militare (nastro azzurro bordato d'argento): Battaglia di Pastrengo (1848); Campagna di Libia (19111912); Battaglie di Eluet-el-Asel e Lamluda (1941); Campagna di Russia (1941-1943); Resistenza in Jugoslavia (1943-1945);

  • 4 Medaglie di Bronzo al Valor Militare (nastro azzurro): Battaglia di Verona (1848); Battaglie di Staffalo, Sommacampagna, Milano e Peschiera (1848); Cirenaica (1923-1924); Fronte Greco-Albanese (1940-1941);

  • 2 Croci di Guerra al Valor Militare (nastro azzurro con due filetti centrali d'argento): Tripolitania (1922-1923); Tripolitania (1922-1930);

  • 3 Medaglie d'Oro al Valore dell’Esercito (nastro azzurro con due filetti d'oro): Terremoto Friuli-Venezia Giulia (1976-1977); Terremoto Campania e Basilicata (1980-1981); Missioni di pace all'estero (1982-1993);

  • 6 Medaglie al Valor Civile (nastro tricolore): d'Oro, per l'alluvione del Polesine (1951); d'Oro, per le avversità atmosferiche (1956); d'Argento, per il disastro del Vajont (1963-1964); d'Oro, per le alluvioni (1966); d'Oro, per la lotta alla criminalità (1985-1991); d'Oro, per le alluvioni in Piemonte e in Emilia Romagna (1994).