Approfondimenti


In caso di emergenza



Quale numero scegliere?

Se ci si trova a dover decidere quale numero d’emergenza comporre in caso di pericolo è bene ricordare che il numero 112 corrisponde all’Arma dei Carabinieri, il 113 alla Polizia di Stato - Soccorso Pubblico, il 115 ai Vigili del Fuoco, il 118 all’Emergenza Sanitaria.

...e se non c’è campo?

Una chiamata verso il 112, ad esempio, se effettuata da un cellulare, viene inoltrata anche in assenza di campo e con la tastiera alfanumerica bloccata. Naturalmente la chiamata è gratuita: da un telefono pubblico non occorre inserire monete o tessere. Chiamando i numeri d’emergenza, considerando la mole dei ripetitori sparsi sul territorio, può accadere che la chiamata venga ricevuta da un’altra centrale operativa della regione. Ciò non costituisce un problema perché le centrali sono collegate tra loro e possono inoltrare immediatamente la richiesta di soccorso all’unità più vicina.

Perché proprio “112”?

Nel 1968 il Comando Generale dell’Arma, al fine di semplificare e standardizzare i sistemi di collegamento operativo dell’Arma nei settori della Polizia giudiziaria, della Polizia militare e della difesa del territorio, impostò con l’allora Sip, un programma che portò nel 1981 alla scelta del 112 come utenza di pronto intervento delle Centrali Operative dell’Arma.

Perché tre numeri?

Un numero d’emergenza ad una sola cifra rischiava di creare problemi di carattere tecnico, mentre i numeri a due cifre erano già in uso nella Sip stessa (si pensi al “12”). La scelta del numero a tre cifre risultò essere quasi obbligata, perché, con la modalità di selezione dei telefoni a disco di una volta, risultava essere il numero più veloce da comporre.
Comunque indipendentemente dalle singole specificità in caso di bisogno il cittadino può rivolgersi a qualunque numero che provvederà ad allertare il servizio richiesto.