
All’atto della costituzione del Corpo dei Carabinieri, la selezione per l’arruolamento non era particolarmente severa. Negli anni immediatamente seguenti, i successivi decreti reali fissarono una serie di requisiti piuttosto rigidi.
Il quarto Comandante dell’Arma, Giovanni Battista d’Oncieux, stabilì che i Carabinieri dovevano saper leggere e scrivere (un ostacolo non da poco, in un’epoca nella quale l’analfabetismo era diffusissimo in tutta Italia). Un bando del 1818 dettò una serie di requisiti indispensabili per l’arruolamento: robustezza e buona salute; età compresa fra i 25 e i 40 anni; buona condotta attestata dall’Uffizio del Vicariato; statura non inferiore alle 40 oncie (circa un metro e ottanta); servizio di almeno due anni prestato in un Corpo di fanteria o cavalleria.
Questo breve elenco testimonia come il Corpo dei Carabinieri Reali fosse selezionato con criteri di élite.
Qualunque altra Forza armata o di polizia era, all’epoca, accessibile con caratteristiche molto meno severe.