Non tutti sanno che...

      

NAVE "CARABINIERE"

Sestri Ponente, 12 ottobre 1909: varo del cacciatorpediniere "Carabiniere", primo delle tre unità della Marina Militare con tale nome.Il nome di Carabiniere fu dato, per la prima volta, ad un cacciatorpediniere nel 1909. L'unità, varata nei Cantieri Ansaldo di Sestri Ponente il 12 ottobre 1909, era armata con 4 cannoni da 76/40 e 3 lanciasiluri da 450 mm.; dislocava 415 tonnellate; misurava metri 65,07 di lunghezza e 6,11 di larghezza; poteva raggiungere una velocità di 28,5 nodi.

Durante la guerra di Libia fece parte delle Forze Navali Riunite; effettuò dapprima crociere di vigilanza anticontrabbando nello Jonio e catturò il piroscafo "Sabah" prese poi parte alle operazioni in Cirenaica e successivamente partecipò all'occupazione di isole dell'Egeo ed a missioni offensive.

Durante il periodo bellico, fino a tutto il 1917, operò in Adriatico, con varie dipendenze, effettuando prevalentemente ricognizioni offensive e crociere di vigilanza e di appoggio a reparti dell'Aviazione. Per qualche mese fu poi impiegato per collegamenti con l'Albania e successivamente adibito alla difesa del traffico fra la Sicilia e Malta.

Alla cessazione delle ostilità venne adibito alla vigilanza della navigazione in acque dalmate e disimpegnò tale attività per più di due anni. La sua radiazione dal servizio ebbe luogo il 7 maggio 1925.

Il secondo cacciatorpediniere "Carabiniere" entrò a far parte della Marina Militare italiana nel 1938. Costruito nei Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso, entrò in servizio il 20 dicembre 1938. Dislocava 2550 tonnellate, aveva una velocità di 39 nodi ed era armato con 5 cannoni da 120/50, due lanciasiluri trinati da 533 mm., 10 mitragliere da 20/65, 2 lanciabombe a/s.
Fece parte quasi ininterrottamente, dall'entrata in servizio alla fine del conflitto, della 12a Squadriglia Ct alle dipendenze della 3a Divisione Navale (fino al 1942) e, nel 1943, della Squadra Navale e di Marina La Spezia.

Partecipò intensamente alle operazioni belliche del secondo conflitto mondiale totalizzando 159 missioni per scorta a forze navali, scorta a convogli, ricerca e caccia antisom, percorrendo 53.700 miglia.
Nel 1940 prese parte alla battaglia di Punta Stilo (9 luglio): durante le operazioni l'unità partecipò con la sua squadriglia ad un attacco silurante contro le unità nemiche.
Numerosi furono gli episodi significativi della sua attività bellica nel 1941. Il 9 ed il 25 gennaio effettuò il bombardamento della costa albanese; partecipò successivamente alla battaglia di Capo Matapan (28 marzo): l'unità effettuò in tale occasione ripetute azioni di fuoco contro aerei attaccanti la 3^ Divisione Navale. Il 17 dicembre partecipò al primo scontro della Sirte; nel corso della fase tattica la 12^ Squadriglia contrattaccò i Ct nemici, obbligandoli a desistere dall'azione. Il 22 gennaio 1942 l'unità, incorporata nella 7^ Divisione Navale, effettuò ripetute azioni di fuoco c.a. a protezione di convogli.
Colpito in mare da siluro, il 16 febbraio il "Carabiniere" rientrò a Messina a rimorchio, con la prora completamente asportata. Trasferito a Napoli e poi a Livorno, vi rimase in riparazione sino al 6 gennaio 1943. La sua attività si concluse alle Baleari, ove rimase fino alla conclusione del conflitto.

Dopo il 1945, il "Carabiniere" svolse, fino al 1956, una intensa attività addestrativa di squadra, effettuando numerose missioni e crociere in acque nazionali ed estere. Nel 1957 l'unità sbarcò l'armamento principale e fu trasformata in unità sperimentale. Il 17 gennaio 1965, a La Spezia, il "Carabiniere" ammainò la gloriosa bandiera alzata 27 anni prima.

Il 30 settembre 1967 scese in mare, dai cantieri di Riva Trigoso, la fregata portaelicotteri "Carabiniere", terza unità navale da guerra con questo nome. Ne fu madrina la Signora Ines Marignetti D'Acquisto, madre dell'eroico vice brigadiere Medaglia d'Oro. La fregata "Carabinieri" ha un dislocamento di 2.689 tonnellate: è lunga 113,30 metri, è larga 13,30 metri e sviluppa una velocità operativa di 27 nodi. E' armata con 6 cannoni da 76/62, due lanciarazzi, due elicotteri antisom, un lanciabombe antisom, due lanciasiluri trinati antisom. Tra i suoi compiti principali sono la scoperta, la localizzazione e la distruzione di sommergibili, la protezione a convogli e forze navali dalla minaccia subacquea, la scorta ravvicinata antisom, antiaerea ed antinave.

Il 29 marzo 2014, presso il cantiere di Riva Trigoso (GE), è stata varata la quarta nave “Carabiniere”: una Fregata di nuova generazione del programma italo-francese FREMM, caratterizzata dalla possibilità di impiego in vari contesti operativi quali la sorveglianza e l’interdizione di traffici illeciti, il “sea control” e l’interdizione marittima, il contrasto alla minaccia di naviglio ostile (con particolare riguardo alla lotta antisommergibile). L’Unità risponde ai requisiti di ridotta segnatura termica ed elettromagnetica. L’elevata automazione, sia del sistema di propulsione che di combattimento, ha consentito una riduzione sensibile dell’equipaggio. Con i suoi 145 metri di lunghezza e un dislocamento a pieno carico di 6.700 tonnellate, è progettata per imbarcare una componente elicotteristica medio-pesante, utilizzabile sia in ruolo antinave che antisommergibile.