Non tutti sanno che...

CRAVATTA

Elemento integrante dell'uniforme iniziale del Carabiniere. Nel 1814 venne infatti stabilito che "il colletto montante" della divisa si aprisse sotto al mento in modo da lasciare vedere la cravatta, che pertanto girava intorno al collo, superando col suo bordo il colletto della giubba. Per cravatta, pertanto, s'intendeva un elemento diverso da quello contraddistinto ai tempi nostri con tale termine. Originariamente la cravatta era di colore rosso. Solo sul finire del 1815 venne adottata quella di colore nero.
Il Regolamento del 1822 precisò che la cravatta fosse di "cuoio nero a pieghe con fibbia ed orlo bianco all'estremità superiore".

In data 23 luglio 1885 il Comandante Generale dell'Arma tenente generale Leonardo Roissard de Bellet con la circolare n. 9215 prescrisse che, in esecuzione del relativo Atto ministeriale, n. 1089 g.m.u. disp. 26 del 21 luglio, venisse adottata dai carabinieri la cravatta bianca da collo stabilita per tutti gli altri Corpi dell'Esercito. Nella circolare erano contenute le seguenti istruzioni particolari: "Le cravatte nere da collo attualmente in distribuzione, da distribuirsi sino ad esaurimento del lor fondo, continueranno ad essere ritirate ai militari che cessano dal servizio (...); le cravatte nuove, prima di essere usate, dovranno venir soppressate inamidate onde dar loro la durezza necessaria ad impedire che la pressione del collo o pel sudore si pieghino o si attorciglino. L'inamidatura alle cravatte dovrà poi essere sempre loro data ogni qual volta si lavino; la cravatta, che dovrà esser sempre propria e bianca, sarà piegata in modo che, messa a posto, superi di un centimetro l'altezza del colletto dell'abito o della giubba. La piegatura a cinque doppi sembra sia quella che meglio soddisfa allo scopo; i lembi della cravatta saranno semplicemente accavalcati sul davanti e se occorrerà essa potrà fermarsi, di dietro, con uno spillo, sia al colletto dell'abito o della giubba, sia a quello della camicia".
Il tenente generale Roissard concludeva richiamando in proposito tutta l'attenzione degli ufficiali, poiché "il modo di portare la cravatta contribuisce in non piccola parte all'estetica dei militari dell'Arma".
L'uso della cravatta da collo venne naturalmente a cessare allorché nel 1934 la giubba chiusa a collo rigido dei militari dell'Esercito - quindi anche quella dei Carabinieri - venne sostituita da quella a collo aperto, sotto la quale s'indossò la camicia con relativa cravatta lunga.