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Completo

Gare massacranti, per il cavallo e per il cavaliere, nelle quali occorre fornire dimostrazioni di eleganza, di coraggio, di resistenza.
Completo, nel vero senso della parola. Offrire la prova di un affiatamento sublime fra il quadrupede e l'uomo che lo monta. Stefano Brecciaroli, campione Italiano in caricaper il completo di equitazione.
Ci vuole disciplina, rigore, allenamento duro. Ci vuole anche talento, per emergere a livello agonistico, per conquistare posizioni di prestigio nel ranking internazionale. Ci vuole temperamento, per superare le difficoltà di prove così diverse una dall'altra. Fino al 1949 il Completo era ufficialmente definito "militaire". In quell'anno il duca di Bedford fondò le Badminton Horse Trials, aperte anche ai civili, fino ad allora giudicati inadatti, proprio in ragione della durezza dell'impegno.

Marco Biasia agli Europei Young Rider.La gara si svolge nell'arco di tre giorni. Ogni concorrente deve gareggiare in tre competizioni: dressage, cross-country e salto a ostacoli. Ogni giornata viene dedicata a una diversa specialità. Il primo concorso completo fu organizzato nel 1902 dall'esercito francese, per saggiare le abilità della cavalleria. La tre giorni fu inclusa nel programma delle Olimpiadi di Stoccolma del 1912, ma le regole attuali furono applicate la prima volta nel 1924, ai Giochi di Parigi.
Ogni specialità viene giudicata in base a un coefficiente totale di 16 punti così ripartiti: 3 per il dressage, 12 per il cross-country, e uno per gli ostacoli. La classifica tiene conto delle penalità in cui i singoli concorrenti incorrono nelle tre prove.
Il dressage (primo giorno) è volto a dimostrare l'obbedienza del cavallo e la comunicazione fra cavallo e cavaliere. La prova ha una durata di circa otto minuti e comprende 18 movimenti obbligatori. Un programma ridotto rispetto a quello del dressage puro: non sono previsti i cambiamenti di direzione, le piroette al galoppo e alcune figure particolarmente complicate.
Il cosidetto "scivolone" di Tor di Quinto, a Roma, in una foto degli  anni Trenta.Il cross-country è molto faticoso sia per il cavallo che per il cavaliere. Il minimo errore può costare carissimo. La prova è suddivisa in quattro fasi distinte, ciascuna delle quali deve essere terminata entro un tempo prestabilito. La prima fase - galoppo e trotto su strada e su pista - è su una distanza di circa cinque chilometri che devono essere percorsi in un tempo compreso fra i 20 e i 25 minuti. La seconda fase è una corsa sulle siepi (con 8-10 ostacoli, alti un metro e quaranta centimetri) da compiere in 4-5 minuti. La terza fase, identica alla prima, ha uno sviluppo di 8-10 chilometri, da compiere in 35-45 minuti. L'ultima fase è una corsa campestre, da compiere al galoppo, su un percorso compreso fra i 7 e gli 8 chilometri, in 13-14 minuti. Dopo la terza fase un veterinario controlla le condizioni fisiche del cavallo (battito cardiaco e condizioni degli arti).
Nel terzo giorno si svolge la prova di salto ad ostacoli. Il percorso - di media difficoltà - prevede 12 ostacoli con un'altezza massima di un metro e venti centimetri.

Marco Biasia agli Europei Young Rider.La Sezione sportiva equitazione del Centro Sportivo Carabinieri, inquadrata nel Reggimento Carabinieri a cavallo quale terza sezione del Centro Ippico, vanta atleti di sicuro livello, che hanno ottenuto importanti risultati anche in campo internazionale. Il più titolato è Stefano Brecciaroli: ha vinto i Campionati Italiani assoluti del 2001 (svoltisi ai Pratoni del Vivaro, vicino Roma); si è classificato terzo negli Assoluti del 1999; è stato medaglia d'argento nell'individuale e medaglia d'oro nello squadre ai Giochi Mondiali Militari di Roma del 1995; primo ai Campionati Italiani Enci del 1999; riserva alla Olimpiadi di Atlanta; primo ai Campionati Europei juniores del 1992 e terzo a quelli del 1994; primo a squadre negli Europei juniores del 1992; primo ai Campionati Italiani juniores del 1992, primo ai Campionati Italiani Young Rider del 1994.
Nicola Delli Santi ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 e si è classificato secondo nei Campionati Italiani seniores del 1993.

Stefano Brecciaroli agli Europei Young Rider.I cavalieri che gareggiano nel completo hanno spesso carriere piuttosto lunghe. Uno dei più longevi fu l'italiano Mauro Checcoli, campione olimpico nel 1964, presente ancora alle Olimpiadi del 1984. Il Centro Ippico dell'Arma - la cui attività nel settore è piuttosto recente - può contare su cavalieri ancora molto giovani, ed è quindi lecito attendersi un crescendo di risultati per i prossimi anni. Il punto di riferimento per tutti è rappresentato dal maresciallo Dino Costantini, il miglior cavaliere militare di Completo nella storia recente del nostro Paese. Costantini è stato olimpionico a Monaco, nel 1972, e a Seul, nel 1988. Per sei volte è stato Campione del Mondo Militare e Campione Italiano Militare. Ha vinto cinque volte gli Assoluti di Completo in Italia e vanta numerosi successi nei tornei internazionali in questa disciplina.
Nella Sezione sportiva equitazione del Centro Sportivo Carabinieri esiste anche un reparto dedicato al dressage. Elemento di spicco in questa disciplina specifica è Fulvio Rossi, vincitore del Campionato Italiano del 2001 riservato ai 7 anni.