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LA TEMPERATURA
Dalla attenta osservazione di quello che
sembra un manto bianco e uniforme ho
imparato un sacco di cose. La più sorpren-
dente è che la temperatura della neve si
alza mano a mano che ci si avvicina al
terreno: per esempio, con una temperatura
dell’aria di -10 °C, la neve in superficie è
anch'essa fredda, può segnare -12, oppure,
come si è misurato nella base italiana in
Antartide, con l’aria a -22 °C la neve in su-
perficie è a -21; lo strato più basso, invece,
freddo non è mai. In entrambi i casi sopra
descritti aveva una temperatura che oscillava
tra 0 e -1 °C. La neve dunque evita che la
vegetazione geli. La cosa torna utile per gli
animali che vivono sotto la neve, come i
topi, le arvicole, le talpe e quelli che vanno
in letargo nelle tane, come le marmotte e i
tassi, ma salva dal congelamento anche
quei selvatici che vi si infilano per proteggersi
dalle burrasche. A volte anche gli uomini:
scavando una truna e infilandocisi, ci si può
salvare la vita.
ARCHIVIO NATURALE
C'è un aspetto poco noto legato alla neve
e a suo fratello il ghiaccio, e riguarda la
memoria. La neve cadendo trasporta con
sé sempre delle bollicine di aria; sono quelle
che la rendono soffice, ovattata e silenziosa. cio conserva al proprio interno numerosis-
Ai poli e sui ghiacciai questa neve non si sime informazioni sulle condizioni climatiche
scioglie a primavera, ma si trasforma in ed ambientali del passato. Dallo studio
ghiaccio portando in dote anche un po' di degli strati di neve e ghiaccio si ottengono
aria. Un ricercatore italiano, Carlo Barbante, dati sulla contaminazione dell’atmosfera nel
Direttore dell’Istituto di Scienze Polari del corso dei secoli passati, sulla temperatura
Consiglio Nazionale delle Ricerche e Pro- e sulla concentrazione dei gas nell’aria.
fessore ordinario all’Università Ca’ Foscari Questi campioni sono autentiche macchine
di Venezia, dove si occupa da anni di rico- del tempo e grazie a questo viaggio all’in-
struzioni climatiche ed ambientali, ha par- dietro i ricercatori sono riusciti, finora, a
tecipato a numerose spedizioni e campagne risalire 800.000 anni e a confrontare l'aria
di prelievo ai poli e sulle Alpi. Barbante e il di allora con quella attuale: l'anidride car-
suo gruppo di lavoro estraggono carote di bonica ha oscillato nel corso dei millenni
ghiaccio, con uno strumento chiamato ca- tra 180 parti per milione (ppm) e un massimo
rotiere, un tubo con una testa di perforazione di 300 nei periodi più caldi. Ora però si è
munita di lame che penetra nel ghiacciaio passati dalle 280 ppm in epoca preindu-
dalla superficie fino alla roccia sottostante, striale, e da valori ancora più bassi nei
GENNAIO-FEBBRAIO 2021
talvolta ad una profondità di centinaia di secoli precedenti, ai 415 dei giorni nostri,
metri. Scava ed estrae uno dopo l’altro con il conseguente riscaldamento globale
cilindri della lunghezza di un metro. Il ghiac- che tutti conosciamo.
#Natura 11