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Focus
DALLA CONSAPEVOLEZZA
ALL’AZIONE
l decennio della biodiversità volge al termine. Il pe-
riodo 2011-2020 è stato così definito in virtù della
Strategia adottata dall’Unione Europea che traccia
le linee guida per la conservazione e la protezione
Idelle risorse naturali, attraverso una gestione soste-
nibile. Un lungo cammino che ha portato alla ribalta
dell’opinione pubblica mondiale la necessità impellente di
tutelare l’ambiente. E intanto l’Assemblea generale delle
Nazioni Unite ha già dichiarato il periodo 2021-2030 decennio
dell’ONU per il Ripristino dell’Ecosistema. Un’opportunità per la creazione di nuovi
posti di lavoro, per la sicurezza alimentare e per affrontare la questione del
cambiamento climatico. Dopo la fase della presa di coscienza, si dovrebbe così
passare all’azione diffusa. Il G7 Ambiente ha approvato la Carta di Metz sulla
biodiversità con la quale i Paesi firmatari si impegnano ad accelerare ed intensificare
i loro sforzi per mettere fine alla perdita di biodiversità, sostenendo l’elaborazione e
la messa in opera di un nuovo quadro mondiale post 2020. È questa una prima
risposta al preoccupante rapporto dell’IPBES, nel quale l’organismo dell’ONU sostiene
che un milione di specie animai e vegetali sono ormai a rischio di estinzione.
In questo nuovo decennio si dovrebbe potenziare in modo rilevante il ripristino degli
ecosistemi degradati o distrutti per combattere le crisi climatiche e migliorare la
sicurezza alimentare, l’approvvigionamento idrico e la biodiversità. La distruzione degli
ecosistemi terrestri e marini mina le condizioni di vita di 3,2 miliardi di persone e costa
circa il 10% del prodotto lordo globale. E stanno diminuendo proprio gli ecosistemi
chiave, quelli che forniscono numerosi servizi essenziali per l’alimentazione e l’agricoltura,
compresa l’acqua dolce, la protezione dai rischi e gli habitat per specie come pesci e
impollinatori. Tra le azioni previste c’è il recupero di 350 milioni di ettari, un’area grande
quasi quanto l’India, di terreni degradati tra oggi e il 2030, che potrebbe generare
9.000 miliardi di dollari in servizi eco-sistemici e liberare l’atmosfera da ulteriori 13-26
gigatons di gas serra. Sarà un invito all’azione globale, metterà insieme il sostegno
politico, la ricerca scientifica e le risorse finanziarie per potenziare l’azione, portandola
da iniziative pilota di successo ad interventi veri e propri in aree di milioni di ettari. Al
momento già 57 Paesi, governi subnazionali e organizzazioni private si sono impegnati
a ripristinarne oltre 170 milioni.
L’Arma dei Carabinieri con la sua alta specializzazione nei settori della tutela am-
bientale, forestale, agroalimentare, del paesaggio e della salute, continuerà, nel ri-
spetto della normativa nazionale e internazionale, ad essere parte attiva nella
difesa della casa comune, attraverso una capillare e integrata presenza sul territorio
LUGLIO-AGOSTO 2019
con l’educazione, la prevenzione, e, ove necessario, la repressione degli illeciti in
danno degli ecosistemi.
#Natura
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