Page 2 - Forestale N. 55 marzo - aprile 2010
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EDITORIALE



          Alberi al centro


              opo un inverno insolitamente lungo, freddo e soprattutto piovoso, ecco la primavera. La
              natura ce la sta mettendo tutta per ripartire. Le piante indolenzite per il gelo riprendono a
          D vivere, germogliare, fiorire e fruttificare.
          Proprio in questa fase l’assorbimento di anidride carbonica da parte delle piante è massimo,
          soprattutto quelle giovani, in rapida crescita, immagazzinano carbonio nei nuovi tessuti legnosi,
          che vi rimarrà intrappolato per decenni.
          Il loro contributo alla lotta contro il cambiamento climatico è elevato in questa stagione. Un ruolo
          questo, di serbatoi di carbonio, che abbiamo valorizzato tante volte su queste pagine.
          Gli alberi sono ossigeno, sono vita. In questo numero vogliamo, invece, sottolineare altri aspetti
          ugualmente importanti, senza nessuna pretesa di stabilire una gerarchia.
          Ci occupiamo, infatti, di biodiversità ricordando il ruolo svolto dal Centro della Forestale di Peri
          per le sementi. Pensiamo oltre al seminare, al piantare gli alberi, questa è d’altronde la stagione
          giusta.
          Il settore forestale è sempre più di rilievo nello scenario economico mondiale. Non trascuriamo
          poi un aspetto ludico, “disegnare gli alberi”, che ha molte sfaccettature insospettate. Magari tutti
          gli architetti considerassero le piante come fa il docente dell'università di Roma Tre, che tiene un
          corso sul disegno degli alberi e che ci offre un contributo su questo tema.
          Di solito quando si acquista una casa, anche con del terreno intorno, la sistemazione del verde
          è l’ultima preoccupazione del proprietario e dell’architetto. Si vive meglio, invece, in una casa
          ben arredata ma in cui l’affaccio non è su un improbabile prato all’inglese, ma su un giardino
          naturale in cui le diverse essenze crescono in armonia. Basterebbero un taccuino e una penna
          per tracciare con poche linee il tronco e il portamento delle sculture vegetali che incontriamo.
          Disegnare gli alberi è fondamentale per conoscerli meglio ed apprezzarli.
          In un’Italia, ad esempio, dove ogni settimana si realizzano decine di nuove rotatorie stradali, se
          i progettisti conoscessero meglio il mondo vegetale saprebbero quali essenze piantare, più resi-
          stenti allo smog, al clima che cambia, alle nostre latitudini e tradizioni.
          C’è poi chi utilizza i rami tagliati per le potature o trovati sulla spiaggia e le radici degli alberi per
          dar loro nuova vita e realizzare delle sculture, e non a caso si tratta di un ex forestale.
          Infine, per rimanere in termini di emissioni di CO , ci occupiamo del cippato, ovvero degli scar-
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          ti degli alberi che possono essere bruciati per darci il riscaldamento di cui abbiamo bisogno in
          maniera abbastanza sostenibile. Dal seme al fuoco, insomma, seguiamo tutto il percorso di vita
          dell’albero.
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