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delle istituzioni e degli opera-
          tori del settore e mira a
          costruire valore aggiunto per
          la filiera, a dare certezze ai
          consumatori per una carne
          garantita e di qualità e ad offri-
          re certezze di reddito agli
          allevatori, aiutandoli a superare
          la crisi finanziaria che li ha
          investiti.
          Tornando invece ai bovini, nel
          comparto degli animali da
          latte, le produzioni nostrane
          hanno raggiunto ottimi stan-
          dard qualitativi a livello
          europeo, e questo nonostante
          il nostro sia un paese importa-
          tore. Il latte vaccino italiano,
          peraltro ancora sottoposto al
          regime europeo delle quote, è
          impiegato soprattutto per la
          produzione di formaggi a
          denominazione di origine pro-
          tetta e formaggi locali. Inoltre,
          grazie all’attività selettiva di
          miglioramento genetico opera-
          ta in questi anni, accanto alle
          razze tradizionalmente famo-
          se, come la Frisona, la Bruna e
          la Pezzata Rossa, possiamo   © G. Salari
          vantare anche nuove razze
          autoctone di notevole interes-  giore diffusione degli accoppiamenti in incrocio con tori da carne
          se, come la Valdostana per la  e delle vacche nutrici meticcie, tipicamente più robuste e longe-
          produzione della fontina.   ve. Infine bisogna puntare sul valore aggiunto degli animali di
          Il nostro è un settore zootecni-  razza pura che sono una produzione di qualità ed in quanto tale
          co di tutto rispetto la cui  le loro carni possono essere garantite da un’elevata tracciabilità,
          crescita può essere aiutata  come previsto dai disciplinari di etichettatura facoltativa.
          innanzitutto difendendolo dal-
          l’introduzione di genotipi  Le campagne sono sempre più abbandonate, pensa che la
          diversi, provenienti dall’estero.  soluzione possa venire dalla ricerca della qualità e delle
          In secondo luogo, ovviando al  nostre produzioni tipiche?
          deficit produttivo, rispetto alla  Certamente. Il futuro dell’agricoltura italiana è legato alla qualità
          domanda interna, che da anni  dei prodotti che porta sul mercato e laddove l’agricoltura indu-
          caratterizza questo settore. A  striale si ritira, investire sul prodotto tipico è l’unica strada
          questo scopo si può pensare  percorribile per rivitalizzare un territorio e creare lì nuove oppor-
          all’aumento della produzione  tunità di crescita occupazionale. Riscoprire nell’agricoltura una
          nazionale dei vitelli da ristallo  forte dimensione identitaria dei territori, ciascuno con i suoi pro-
          e all’allungamento della carrie-  dotti enogastronomici tipici, può ed in alcuni casi deve fare da
          ra riproduttiva delle vacche da  traino ad un ulteriore sviluppo del turismo e dell’intera economia
          latte, per consentire una mag-  di quei territori.


                                                                          Il Forestale n. 46 - 7
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