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quell’intenso movimento monastico che un contesto stupendo dove la natura si
nelle antiche case-grotte trovò le arricchisce delle testimonianze dell’uomo,
condizioni ideali per formare cenobi e configurando così l’ambiente come
chiese rupestri, secondo schemi l’insieme delle risorse non solo naturali,
architettonici già utilizzati nei paesi di ma anche culturali.
origine. Matera è infatti la città delle oltre Ed è singolare osservare, a riguardo,
cento chiese rupestri delle quali alcune, come a fronte della mancanza, nel nostro
completamente scavate nella roccia, ordinamento, di una locuzione giuridica
sono di dimensioni paragonabili alle unitaria del concetto di ambiente, i Sassi p
chiese realizzate con le canoniche ed il paesaggio del materano esprimano p
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modalità costruttive. l’esempio vissuto di una realtà ambientale
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Colonnati, capitelli, absidi, cappelle, piante inscindibile. o
a croce greca o latina: tutto realizzato Ma questi “luoghi incantati” non sono
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attraverso lo scavo della tenera immuni da attacchi fortemente l
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calcarenite, della quale i blocchi migliori antropizzanti e lesivi delle norme di tutela. i
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venivano alla fine utilizzati per la L’attività di repressione, ma soprattutto di z
realizzazione, pietra su pietra, di facciate prevenzione e divulgazione, del Corpo
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di pregevole fattura artistica. forestale dello Stato in tali ambiti è, infatti, i
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In queste chiese stupiscono, oltre alla anche indirizzata al rispetto e alla tutela a
particolare architettura “in negativo”, i delle chiese rupestri oggetto, in passato,
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numerosissimi e suggestivi affreschi di di pesanti atti vandalici e, ancora più
ispirazione latina e bizantina, frutto di grave, addirittura di furti di affreschi, messi
un’arte religiosa che trovò la propria forza a segno attraverso l’utilizzo di particolari a
nel misticismo dei monaci romiti che tecniche di distacco. Estremamente
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proprio qui vollero “immergersi”, interessanti sono anche i moltissimi
meditando tra i piccoli gioielli di flora paesini della provincia di Matera, m
rupicola, tra i quali emerge per bellezza caratteristici
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l’endemica ofride materana, piccola centri b
orchidea mediterranea.
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La suggestione delle pareti a i
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strapiombo che formano burroni
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chiamati “gravine”, modellati dal e
millenario processo di erosione,
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e quindi i pinnacoli, le guglie e n
le caverne sono lo specchio
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di un tempo mai passato. t
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In un contesto costituito
da testimonianze a
storico-artistiche, così l
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ben inserite
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nell’ambiente naturale, e
l’attività del Corpo
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forestale dello Stato
assume una rilevanza
non certo
trascurabile. I Sassi di
Matera, nonché tutta
l’area delle chiese
rupestri, sono infatti la
parte centrale del
“Parco regionale delle
chiese rupestri” dove,
oltre alla tutela dei
particolari ambienti
naturali, il Corpo forestale
dello Stato è chiamato a Il Forestale n. 28/2005
vigilare sulla miriade di G. Marcoaldi - Panda Photo
testimonianze storico-
artistiche disseminate in tutto il
territorio del Parco. È, questo,
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