Page 6 - n_10
P. 6

montagne 2002



          degli impegni sottoscritti a Kyoto,  l’attuazione di progetti strategici  fortemente carenti di opportunità
          a Bonn e a Marrakesh, sul conteni-  quali il progetto APE, la Conven-  lavorative, dall’altro a mitigare la
          mento delle emissioni di gas-serra  zione delle Alpi e la Foresta appen-  portata di eventi meteorologici
          nell’atmosfera, prevedendo opere   ninica, così come va rivista e rilan-  eccezionali che sempre più spesso
          di forestazione anche nel rispetto  ciata la legge sulla montagna.    interessano il nostro Paese con
          dei principi di conservazione della  Il peso delle attività agricole nella  conseguenze catastrofiche in termi-
          biodiversità e di lotta alla desertifi-  composizione del reddito delle  ni finanziari, ambientali e di pub-
          cazione.                           famiglie presenti in montagna,     blica incolumità.
          Lo sviluppo delle aree rurali, spe-  varia a seconda delle zone prese in  Altra sfida decisiva per il rilancio
          cie quelle montane, è sempre più   considerazione, anche se in molte  della montagna è quella di adegua-
          legato alla crescita dell’offerta di  situazioni esso può risultare margi-  re la rete dei servizi.
          servizi per una migliore fruizione  nale. Tali attività hanno comunque  Il SIM, Sistema Informativo della
          ambientale.                        un ruolo determinante per ancorare  Montagna, rappresenta la soluzio-
          Appare quindi necessario favorire  l’uomo al territorio, per indurlo  ne adottata per superare, attraverso
          uno sviluppo organico di attività  indirettamente ad esercitare un’at-  l’apertura di sportelli del cittadino
          terziarie che possono trovare un   tività di manutenzione del territo-  delle zone montane, le difficoltà di
          catalizzatore nella foresta.       rio stesso e per garantire la conti-  comunicazione tra la Pubblica
          Parlare di montagna significa      nuità di mestieri e tradizioni che  Amministrazione e i cittadini, così
          anche parlare di ambiente: i terri-  fanno parte del patrimonio cultura-  come previsto dall’art. 24 della
          tori montani rappresentano un      le della montagna.                 Legge sulla Montagna.
          mondo in cui i limiti ambientali   Un discorso a sé va fatto sul disse-  L’obiettivo è anche quello di offri-
          alla diffusione di tecniche di sfrut-  sto idrogeologico.             re ai cittadini, alle imprese e agli
          tamento aggressive e voraci hanno  Un travaglio geologico della       enti locali uno strumento per il
          consentito la conservazione di     nostra penisola è alla base di     miglioramento della comunicazio-
          un’economia rispettosa dell’am-    un’intrinseca propensione al disse-  ne al fine di superare il naturale
          biente.                            sto diffusa su gran parte del terri-  isolamento delle zone montane.
          Nella logica della creazione di una  torio nazionale. A ciò si sovrappo-  Tutto questo grazie allo sforzo
          vera e propria rete ecologica nazio-  ne uno sviluppo di attività antropi-  congiunto e virtuoso di UNCEM,
          nale come diramazione della rete   che che ha sempre visto prevalere  Regioni e Corpo Forestale dello
          ecologica europea, non più il sin-  le ragioni del profitto di breve  Stato che ha coordinato e sviluppa-
          golo parco, ma il sistema delle aree  periodo sulla lungimirante com-  to il progetto.
          protette può rappresentare la rete  prensione dei processi naturali e  Da quanto sopra, emerge senza
          dello sviluppo sostenibile. Questa  quindi sullo sviluppo di attività  ombra di dubbio che il punto di
          rete, in armonia con le istituzioni e  compatibili con la dinamica geo-  riferimento per le politiche di sal-
          le comunità locali, può costituire il  morfologica.                   vaguardia del nostro patrimonio
          sistema di riferimento che nelle   La montagna potrebbe essere la     montano è la presenza dell’uomo e
          varie realtà montane, definisce il  sede naturale per il rilancio di una  delle sue attività, perché solo attra-
          punto di equilibrio fra conservazio-  grossa opera manutentoria del ter-  verso la valorizzazione delle risor-
          ne della natura e del paesaggio e  ritorio finalizzata, da un lato a  se endogene è assicurata la conti-
          sviluppo economico e sociale.      creare occupazione con limitati    nuità non solo della cultura e delle
          A tal riguardo occorre accelerare  costi economici e sociali in aree  tradizioni ma anche della cono-
                                                                                scenza del territorio e dei modi per
                                                                       R. Iezzi
                                                                                governarlo.
                                                                                Concludo nel ricordo del mio mae-
                                                                                stro e amico Alfonso Alessandrini
                                                                                che ammoniva:“il governo della
                                                                                montagna è un atto necessario per-
                                                                                ché rientra nel governo della
                                                                                Natura, perché è governo del futu-
                                                                                ro. Il governo oggi si chiama
                                                                                manutenzione, che è manutenzione
                                                                                della cultura, consolidamento del-
                                                                                l’efficienza, rilancio dell’economia
                                                                                e rilancio dell’ecologia”.

                                                                                              GIUSEPPE DI CROCE
                                                                                Tratto dal discorso del Capo del Corpo
                                                                                Forestale dello Stato in occasione dell’Assem-
                                                                                blea plenaria sul tema “Pensare locale e agire
                                                                                globale”, svoltasi nell’ambito del 38° Salone
                                                                                Europeo della Montagna il 28 settembre 2001.


           6
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11